Gaeta / Parcheggio di Monte Orlando, un pasticcio amministrativo

GAETA – Fanno riflettere le modalità con le quali la Regione Lazio ha destinato un’area di Monte Orlando a parcheggio sottraendola al parco Riviera d’Ulisse. La procedura, giudicata da Sinistra Italiana Gaeta un pasticcio amministrativo, sarà avversata attraverso i consiglieri regionali di riferimento. “Il Consiglio Regionale nell’ultima seduta dell’anno, all’interno della Legge di Stabilità – si legge in una nota – ha deciso di fare un regalo all’amministrazione comunale di Gaeta. Con un tocco magico, all’interno di una legge che dovrebbe avere altri fini, si modica la perimetrazione del Parco Urbano di Monte Orlando, attraverso due semplici comma.
Il dato sconcertante è che tale modifica non ha avuto un percorso trasparente e democratico.
Il Parco Urbano di Monte Orlando non è stato per niente interessato; un atto così importante avrebbe richiesto anche il coinvolgimento della comunità locale.
Tutto è avvenuto sulla base di un emendamento presentato da un consigliere di opposizione che si è fatto portavoce delle istanze del Sindaco di Gaeta, ottenendo anche il consenso della maggioranza di centrosinistra.
Abbiamo già precisato che non siamo contrari a parcheggi nella nostra città. Però, sicuramente esistono alternative che non avrebbero intaccato il Parco Urbano di Monte Orlando.
Facciamo presente che già nel piano di assetto era previsto un parcheggio ecocompatibile al servizio del Parco, ma non pare che le amministrazioni comunali, proprietarie dell’area, abbiano fatto molto per renderlo fruibile. Si pensa a megaopere e non ad interventi puntuali e diffusi che potrebbero aumentare il numero di parcheggi.
Si è creato un precedente pericoloso. Se esistono delle norme che non piacciono, si trova il consigliere amico per farle cambiare, dimenticando che in un Parco Il Piano d’assetto è lo strumento per la programmazione degli interventi e modificarne una parte, senza alcuna consultazione, lo rende meno efficace.
Facciamo una previsione: tra poco ritireranno fuori qualche proposta di localizzazione di antenne telefoniche, che nel passato sono state bloccate su quell’area proprio dalla presenza delle norme del Parco.
Siamo sempre più sconcertati dalle scelte che la Regione compie non ascoltando la voce dei cittadini. E’ accaduto già con la ex Caserma Cosenz e questo è il secondo atto con il quale si facilita la vita dell’amministrazione comunale di Gaeta. Forse questo accade perché autorevoli esponenti del PD locale sono in maggioranza?
Nella fretta di far approvare l’emendamento il consiglio regionale ha commesso un grave errore. Invece di pubblicare la cartina con la nuova perimetrazione del Parco, così come previsto all’emendamento, ha pubblicato (allegato C) la cartina dell’area che viene sottratta al Parco.
Stando agli atti il Parco sarebbe limitato alla sola area destinata a parcheggio. La saggezza popolare non insegna nulla, “la fretta fa sempre fare i figli ciechi”. Per quanto possibile chiederemo al nostro gruppo consiliare regionale di battersi per cancellare questa aberrazione, visto che si dovrà ritornare in consiglio regionale”.

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