FORMIA – Una manifestazione di protesta civile e fortemente simbolica: quei mezzi che hanno contribuito a realizzare il parcheggio multipiano di piazzale delle Poste, sfilando lentamente, hanno creato qualche disagio alla circolazione nel centro urbano e lungo la strada Litoranea per esternare più di un motivo di disappunto nei confronti dell’amministrazione ad un giorno dalla discussione e approvazione del bilancio di previsione 2017 . A promuovere questa iniziativa di protesta è stato l’imprenditore Williams Di Cesare che ha deciso di far sfilare alcuni messi delle sue ditte (“Gino di Cesare srl”) e quella in liquidazione (“Multipiano del Golfo”) nella giornata in cui la Giunta ha deliberato la non approvazione del collaudo tecnico-amministrativo del parcheggio multpiano realizzato dalla “Multipiano del Golfo”. Si tratta di un provvedimento “assurdo e gravissimo” – ha osservato Di Cesare – che non consentirà all’impresa di essere ammessa all’assemblea dei creditori nell’ambito del procedimento in corso per il fallimento della società committente dei lavori, la Formia servizi spa.
Di Cesare ha tappezzato i mezzi protagonisti della “sfilata” di alcuni manifesti murali che “qualcuno ha impedito la loro affissione nonostante avessi pagato il regolare canone”. L’imprenditore ha ribadito le accuse degli ultimi giorni, quelle relative alla mancata previsione nella manovra economica del 2017 di un debito fuori bilancio di quasi mezzo milione di euro derivante dal tardivo e (ora) mancato collaudo tecnico-amministrativo del parcheggio multipiano. Di Cesare ha annunciato che giovedì pomeriggio sarà presente nell’aula consiliare e “guarderà negli occhi” i 24 consiglieri comunali – tra questi c’è anche la moglie, Alessia Valeriano della lista “Idea Domani”,ndr – che “rischiano da un momento ad un altro di incorrere nell’imputazione di danno erariale”.
La diffida di Di Cesare aveva vivacizzato la diverse sedute della commissione bilancio che aveva chiesto un parere scritto alla segretaria generale Rita Riccio e al dirigente dell’avvocatura comunale Domenico Di Russo. Non sono mai arrivati perché parallelamente la Giunta ha deciso di non approvare il collaudo che, presentato nel giugno 2016 dall’ingegnere Antonio Turco di Milano, prevedeva un riconoscimento di quasi due milioni di euro alla “Multipiano del Golfo”. La Giunta ha richiamato una sentenza del Consiglio di Stato che, ribaltando un precedente provvedimento del Tar del Lazio, afferma chiaramente che la proprietà del parcheggio multipiano di piazzale delle Poste è della curatela fallimentare e non più del comune.
E’ stato allegato, poi, il contenuto di una recente archiviazione disposta nell’ambito di un procedimento penale dal Gup del Tribunale di Cassino nei confronti del sindaco Sandro Bartolomeo e del dirigente Sisto Astarita, accusati dall’amministratore della “Multipiano del Golfo” di aver autorizzato l’apertura nel corso di questi anni dell’infrastruttura in assenza di un collaudo. Il Gup del Tribunale di Cassino, recependo la tesi della stessa Procura, ha sostenuto che il parcheggio ha sempre beneficiato di un collaudo statico. Quello tecnico-amministrativo è stato chiesto per verificare il reale costo dell’opera.
Terza motivazione: il curatore fallimentare dell’ex Formia servizi spa, l’avvocato romano Gianmarco Navarra, ha inviato di recente al comune una diffida a non approvare il collaudo del parcheggio perché il bene non gli appartiene più… ricordando pure che, in caso contrario, gli avrebbe inoltrato una richiesta danni nel rispetto degli altri creditori della fallita Formia Servizi.
Saverio Forte
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