SANTI COSMA E DAMIANO – Potrebbe anche terminare il proprio mandato fino a scadenza naturale il sindaco Vincenzo Di Siena. Non sarebbe certa la venuta di un commissario prefettizio in seguito alle dimissioni dei sei consiglieri comunali e questo perché due di loro (Giuseppe Creo e Pietro Falso) non si sono presentati personalmente al momento di protocollarle, affidando le lettere al collega Franco Taddeo ma senza fornire alcuna delega. Un cavillo burocratico che potrebbe costare caro ai sei dimissionari: per la maggioranza Vincenzo Petruccelli, Giuseppe Creo e Pietro Falso, per la minoranza Franco Taddeo, Alfieri Vellucci e Ivano Ionta, i quali volevano fare un vero e proprio “sgambetto politico” al sindaco Di Siena, il cui mandato naturale scade tra un paio di mesi e che ha definito tale gesto una “vigliaccata”.
Nei giorni scorsi i sei avevano vidimato le firme dal notaio Marciano Schettino con tanto di documento di riconoscimento, consegnando la documentazione alla segreteria. Ma solo quattro di loro si sono presentati. Il Tuel prevede che in caso di assenza è necessaria una delega, ma probabilmente per la fretta quella di Creo e Falso non è stata consegnata. Questa anomalia ha creato non poco scompiglio in Comune e per questo è stato chiesto un parere alla Prefettura di Latina, che in mancanza di riferimenti normativi – e non essendoci mai stato un caso del genere almeno nella provincia pontina – a sua volta ha richiesto il parere al Ministero dell’Interno.
Da parte sua, il candidato a sindaco Franco Taddeo ha esternato sicurezza e serenità: “Siamo tranquilli, perché secondo noi la procedura è corretta in quanto l’addetto al protocollo ha raccolto le lettere di dimissioni. Se vi fossero state anomalie avrebbe potuto respingere le richieste ma così non è stato”.