FORMIA – Questa mattina è stata firmata la convenzione per la concessione in uso a titolo gratuito della villa di Acquatraversa confiscata alla camorra. Firmatari il Comune (rappresentato dal Segretario Rita Riccio) e le tre sigle riunite in Associazione Temporanea di Scopo (le cooperative sociali “Alternata silos” e “Nuovo Orizzonte” e l’associazione di promozione sociale “L’Aquilone”) che si sono aggiudicate il bando indetto dall’Amministrazione comunale. La concessione avrà durata di sei anni, eventualmente rinnovabile, previa valutazione dell’interesse pubblico, fino ad un massimo di 20 anni.
Il progetto presentato in sede di manifestazione d’interesse, denominato “La Casa Giusta – Centro Comunale per l’Inclusione sociale e culturale”, si sviluppa su tre assi principali: accoglienza per donne rifugiate (con minori); accoglienza di minori in condizioni di emergenza e inclusione delle persone diversamente abili.
“Alternata silos” opera da anni nel delicato settore dell’accoglienza alle donne rifugiate. Il programma consentirà di ospitare 15 donne con bambini richiedenti asilo politico e protezione internazionale. Il servizio sarà realizzato al primo piano della villa proponendo un modello virtuoso di prima accoglienza basato sullo scambio di buone prassi con enti nazionali specializzati nell’accoglienza, naturalmente in collaborazione con la Prefettura di Latina.
Quello dei minori in condizioni di emergenza è un problema concreto che coinvolge di frequente i Servizi Sociali del Comune. Succede spesso infatti che minori non accompagnati vengano fatti scendere dal treno alla stazione di Formia e che gli uffici comunali si vedano costretti a trovare soluzioni “lampo”, complesse sotto il profilo logistico e non di rado costose. La disponibilità della villa di Acquatraversa risolverà questo problema garantendo un luogo dove accogliere i minori in attesa che si trovi per loro una destinazione adeguata. La presenza di donne dovrebbe aiutarli a rendere la permanenza psicologicamente meno dura.
Le associazioni “Nuovo orizzonte” e “l’Aquilone” si occuperanno invece delle attività di formazione rivolte a persone con disagio psico-fisico. Saranno realizzati corsi propedeutici in vari campi: dall’inglese all’informatica, dal teatro alla musica, dall’editoria alla manipolazione, fino alla creazione e mantenimento di un orto sociale da realizzare negli spazi verdi che circondano la villa. Sarà proposto un servizio di cucina che vedrà impegnato personale diversamente abile in collaborazione con l’IPSSAR “A. Celletti” di Formia, legato alla cooperativa sociale “Nuovo Orizzonte” da apposito protocollo d’intesa. Sarà uno spazio aperto anche ad altre associazioni e, con il necessario supporto, saranno gli stessi utenti “speciali” a curare la gestione delle sale.
“E’ un progetto importante – commenta il Sindaco Sandro Bartolomeo –, in grado di dare risposte a domande attualissime, fornendo un modello virtuoso di inclusione sociale che siamo felici di poter sperimentare proprio all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata. L’accoglienza alle donne rifugiate con bambini, nell’atmosfera raccolta e discreta di una villa affacciata sul mare; l’ospitalità ai tanti minori non accompagnati che viaggiano sulla linea ferroviaria Roma-Napoli e che si ritrovano scaricati a Formia senza sapere dove andare, spesso senza conoscere neppure l’italiano; l’impegno per la formazione dei ragazzi diversamente abili che ora avranno degli spazi per poter effettuare i loro percorsi di inclusione e crescita cognitivo-relazionale. Crediamo in questo progetto e in questi modelli. Facciamo i nostri migliori auguri alle realtà che se ne dovranno prendere carico. Il Comune – conclude – seguirà il loro lavoro a tutela del progetto, delle persone che ne beneficeranno e della missione che sottende all’affidamento del bene confiscato”.
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