FORMIA – Ancora un capitolo nell’infinita querelle per il fallimento della Formia servizi, la società pubblico-privata istituita nella seconda metà degli anni novanta per la gestione della sosta a pagamento e di alcuni strategici servizi turistico-portuali. A sette anni dal default della società per azioni è entrato nel vivo il processo per l’amministratore unico della Formia servizi, il manager napoletano Massimo Vernetti. Il dibattimento, in corso di svolgimento presso il Tribunale di Latina (presidente presidente Francesco Valentini, a latere Fosso e Taglienti), ha visto assente l’unico imputato, sott’accusa – fu rinviato a giudizio lo scorso anno dal Gup Bortone – con la grave ipotesi di reato di peculato.
Al termine delle laboriose risultanze difensive del gruppo di Formia della Guardia di Finanza Vernetti si sarebbe appropriato di due milioni e 300 mila euro che, oggetto di un mutuo acceso dall’ex Formia servizi con la Banca d’investimento Biis del gruppo San Paolo, erano destinati a coprire la seconda parte dei costi di realizzazione del parcheggio multipiano di piazzale delle Poste. Nell’udienza di oggi l’impresa realizzatrice l’importante e strategica opera, la “Multipiano del Golfo”, ha chiesto ed ottenuto di costituirsi parte civile contro Vernetti e, attraverso l’avvocato Pasquale Cardillo, ha avuto il via libera di “recuperare” nel corso del dibattimento i due milioni e 300mila distratti da Vernetti e rivendicati dalla ditta creditrice di Spigno Saturnia. La linea difensiva di Vernetti sarà resa nota nella prossima udienza del processo in programma il 9 gennaio 2018 davanti il Tribunale di Latina.
Saverio Forte