VENTOTENE – 12 mete italiane alternative, 12 luoghi della memoria diversi per ubicazione geografica e morfologia che però hanno in comune una sostanziale qualità: tesori artistici troppo spesso dimenticati dallo Stato o trascurati dal grande turismo di massa. A parlarne è la corrispondente freelance dell’emittente statunitense CNN, Silvia Marchetti, la quale, tra nord e sud Italia, menziona anche due perle del Sud Pontino: San Felice Circeo e l’isola di Ventotene.
“Siamo sovraffollati di tante chiese affrescate, castelli medievali e rovine romane che semplicemente non sappiamo cosa farne – scrive l’autrice – abbandonati a loro stessi per una corretta manutenzione. Siamo diventati ciechi di fronte al loro valore e alla loro bellezza. Ci sono quasi 5.000 siti splendidi, sparsi in tutta la penisola, che vanno dai musei alle aree archeologiche, ai monumenti. La Basilica Patrimonio dell’Umanità UNESCO di Assisi, dove si trova la tomba di San Francesco, è solo l’ultima di una serie di vergogne nazionali. Le sue pareti affrescate da maestri del Rinascimento, tra cui Giotto, si stanno sgretolando e hanno un enorme bisogno di essere restaurate. In una mossa disperata i monaci hanno lanciato un progetto di crowdfunding per raccogliere € 500.000. Stiamo parlando di uno dei più grandi luoghi di pellegrinaggio del mondo – per non parlare di suo valore artistico.
Il vero problema – continua la giornalista – è che in Italia non si ha cura delle proprie bellezze storiche e quasi sempre gli unici interventi di cura dei beni archeologici o naturali è fatta da fondi o sponsor privati, mai dalle risorse pubbliche. L’Italia vanta il maggior numero di siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel mondo, ben 50, molti dei quali rischiano di cadere a pezzi a causa della negligenza e alla mancanza di risorse pubbliche. E ci sono altri 42.000 siti che sono alla mercé di frane, alluvioni e calamità naturali, oltre a 6.000 “città fantasma” medievali che potrebbero essere recuperate o vendute per rinnovare l’economia locale. In Italia non ci sono solo Roma Firenze o Venezia”.
Ed è proprio per questo che la Marchetti propone 12 gite in altrettanti posti diversi, talvolta poco blasonati ma estremamente ricchi di fascino e storia. Tra la partenopea Ischia, la siciliana Caltagirone con le sue maioliche decorate a mano, Siracusa sede del tempio di Apollo , la barocca Lecce soprannominata la Firenze del Sud, Torino prima capitale d’Italia, Mantova città natale del sommo Virgilio, Matera città dei sassi -recentemente dichiarata capitale europea della cultura- i tunnel sotterranei della Santa Inquisizione di Narni, la rinascimentale Pienza e la necropoli laziale di Tuscania, spuntano a sorpresa anche San Felice Circeo e Ventotene.
San Felice Circeo viene definito come una piccola secolare cittadina pittoresca, costruita sulla cima del Monte Circe, caratterizzata da ripide pareti, creste e cime vertiginose e calette di ciottoli in pietra. Si racconta che Ulisse abbia soggiornato qui, presso la maga Circe, che lo tenne prigioniero in una grotta per anni. Quella grotta a tutt’oggi si può ancora visitare. In realtà, oltre al mito, San Felice Circeo è un luogo ricchissimo di una lunga tradizione storica, che parte dal tempo dell’uomo di Neanderthal fino al Risorgimento.
Isoletta dalle case estive colorate, utilizzate nella storia per far soggiornare i prigionieri mandati dalla terraferma è Ventotene. Qui visse anche l’ex moglie di Nerone, Claudia Ottavia, quando l’imperatore venne esiliato sulla piccola isola pontina nel I secolo. Il fondale è ricco di reperti antichi, vasi romani e altri tesori, rendendolo una meta famosa e irrinunciabile per i sub, che tornano ogni anno per nuove immersioni.
Seppur in un articolo molto dettagliato ed interessante sulla cattiva gestione che contraddistingue noi italiani– o meglio su come siamo incapaci di attuare un concreto piano di mantenimento delle bellezze di casa nostra – le due località pontine non hanno nulla da invidiare alle “concorrenti”. Proprio in questa visione, Ventotene e San Felice Circeo vengono inserite come luoghi speciali, piccoli ma estremamente suggestivi in cui è possibile ammirare – oltre ad un panorama mozzafiato e un mare cristallino – anche il passaggio dei nostri antenati su questa terra con pochi passi e a poco prezzo.
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