FORMIA – Un meccanico che può far ripartire una macchina arrugginita e ormai rassegnata da anni a svolgere la mansione di prima azienda del territorio. Conosce alla perfezione i suoi meccanismi, i suoi difetti ma anche i suoi innumerevoli pregi. I suoi “pezzi” conoscono, poi, da due decenni le sue mani, mani esperte che hanno operato e reso funzionante e bella questa macchina: l’apparato burocratico e amministrativo del comune di Formia. Questa metafora automobilistica potrebbe rendere appieno l’invito che molte articolazioni di uno disorientato centro-destra di Formia (e non solo) stanno rivolgendo, alla luce della penosa seduta del consiglio comunale dell’altra sera, al dottor Mario Taglialatela di scendere in campo e di essere disponibile per capeggiare un progetto politico ed elettorale in vista delle amministrative della prossima primavera. Insomma per guadagnare l’investitura di candidato a sindaco.
Mario Taglialatela non è di Formia ma vuole bene alla città più dei formiani: conosce il comune di Formia meglio delle sue tasche avendovi svolto il duplice incarico di segretario e di direttore generale alla stessa stregua di quanto ha svolto successivamente al Comune di Latina. Taglialatela, negli ultimi giorni, ha svolto un colloquio con il neo sindaco del comune capuologo Damiano Coletta per entrare a far parte del consiglio di amministrazione dell’istituenda azienda speciale e i suoi consigli sono recepiti molto volentieri per compiere ora il delicato passaggio, economico, occupazionale ed imprenditoriale, dalla fallita Latina Ambiente al nuovo ciclo dei rifiuti.
Ad uscire allo scoperto e a chiedere la disponibilità di Taglialatela a guidare uno schieramento trasversale – di centro-destra ma anche con l’apporto di elementi dell’ex fronte progressista e finanche dei movimenti civici (“L’altra città” di Paola Villa sarebbe interessata?) – è il neo coordinatore dell’associazione “Araba Fenice”, Giovanni Carpinelli, intervistato da Saverio Forte.
Intervista a Gianni Carpinelli