FORMIA – “Non c’è alcun finanziamento per la costruzione del canile comunale. La Regione non ha mai finanziato l’opera che costa due milioni di euro, né il Comune ha mai accantonato la quota di sua competenza, pari alla metà dell’importo totale”. L’Assessore alla sostenibilità urbana Claudio Marciano smentisce così il contenuto della nota stampa diramata dal gruppo “Un’Altra Città”, secondo la quale ci sarebbero fondi per la costruzione di un canile comunale disponibili dal 2010 e mai spesi.
“La ragione del mancato finanziamento è semplice – spiega l’Assessore -. Il progetto era faraonico, per 400 cani, più del doppio del necessario. Non aveva la destinazione urbanistica adeguata e avrebbe compromesso la capacità di indebitamento per le opere pubbliche del Comune per circa due anni, senza portare particolari benefici economici all’Ente, dato che oggi i costi maggiori li sosteniamo per il servizio di custodia degli animali”.
“Ci siamo impegnati in questi anni per promuovere politiche di adozione, microchippatura e sterilizzazione – prosegue Marciano -. I risultati cominciano a vedersi. Nel 2013 c’erano 230 cani circa, oggi ne abbiamo poco più di 140. Bisogna proseguire su questa linea, rafforzare la collaborazione tra Ufficio Ambiente del Comune di Formia e associazioni che facilitano e promuovono l’adozione dei cani ricoverati presso il canile”.
“In merito alla gara d’appalto per la selezione del servizio di custodia – rende noto l’Assessore -, sarà pubblicata entro la prossima settimana sulla gazzetta europea e le procedure di aggiudicazione saranno avviate prima della pausa natalizia. La gara ha un importo di circa 600.000 euro, ha durata triennale, è tarata sul costo del singolo affidamento ed è stata elaborata dopo un lungo lavoro da parte degli uffici. Infatti, non è stato facile conciliare le esigenze del mercato con quelle della tutela degli animali, che spesso non vanno nella stessa direzione”.
“In prospettiva – conclude l’Assessore alla Sostenibilità Urbana – bisogna superare i canili come forma di soluzione del randagismo. Non solo per il costo economico che comportano, pari oggi a circa 200 mila euro l’anno, bensì perché sono una soluzione spesso dolorosa e deprimente per gli stessi animali. Continueremo con la nostra politica di facilitazione delle adozioni, di diffusione della sterilizzazione e microchippatura e siamo aperti a proposte di altre soluzioni innovative”.