FORMIA – Numericamente e politicamente la maggioranza Partito Democratico-Forza Italia che sostiene il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo non sarebbe in grado di approvare oggigiorno – qualora ci fosse l’inderogabile necessità amministrativa – un bilancio di previsione o un altro documento di natura contabile di analoga importanza. La riprova è arrivata dall’attesa dichiarazione dell’ultima e tredicesima consigliera comunale di opposizione, Miriam Cupo. Dopo venti giorni di dovuta riflessione ha lasciato la lista civica con cui era stata eletta nel maggio del 2013, “Ripartiamo Insieme”, per trasmigrare nel gruppo di minoranza e, nello specifico, nella lista “Idea Domani” di cui è diventa azionista… di maggioranza con cinque consiglieri (il capogruppo Pasquale Cardillo Cupo, Dario Colella, Giovanni Valerio, Alessia Valeriano e, appunto, la nuova arrivata Miriam Cupo).
L’avvocato Cupo accetta l’etichetta di essere diventato la nuova Penelope della politica formiana a sei mesi dalla tornata elettorale amministrativa, di essere capace di tessere una grande tela nell’area moderata del consiglio comunale (“e di riflesso della città”!) ma, a differenza del paziente personaggio Omerico, di “dormire beatamente la notte”. Quando lo afferma Cardillo Cupo sa di dire una piccola bugia nel momento in cui il cronista gli ribatte affermando che i comunicati di indipendenza e di passaggio all’operazione della consigliera collega avvocato e quasi omonima Miriam Cupo arrivano sui display dei pc e dei tablet della stampa locale abbondantemente dopo la sigla di chiusura di Carosello. Ma una ragione c’è ed è strettamente familiare: i due Cupo sono entrambi genitori e attendono che i rispettivi pargoli comincino a sognare per scrivere insieme, attraverso il gratuito sistema di whatsapp, l’ultimo capitolo del loro viaggio con destinazione… Itaca.
Nella prima parte a scrivere è stata senz’altro Miriam Cupo: “La fase di stallo e di abbandono dei principali argomenti che avevano contraddistinto il programma elettorale della coalizione di maggioranza, invero profondamente ed irrimediabilmente mutata (dopo il soccorso azzurro di Forza Italia e, ancor prima, l’abbandono del gruppo di Sinistra ecologia e libertà e di diversi consiglieri indipendenti) mi porta a non poter ritenere oramai più concretamente realizzabile quanto progettato. Pertanto ritengo di passare in opposizione, dove cercherò di dare il mio contributo in questi mesi che restano”. Miriam Cupo sembra ripetere il concetto espresso nel comunicato notturno del 1 novembre quando dichiara di aver deciso di aderire al gruppo di Idea Domani, di cui ho sempre evidenziato coerenza e competenza, iniziando con loro un percorso nuovo”. La parte conclusiva del documento contiene il benvenuto del capogruppo e consigliere provinciale Pasquale Cardillo Cupo che “a nome di tutto il direttivo accoglie Miriam Cupo con piacere nel gruppo consiliare, oramai il più consistente, avendole apprezzato valori e capacità che contraddistinguono da sempre la sua figura”.
Il 1 novembre con la dichiarazione di indipendenza la consigliera Cupo era apparsa più possibilista, aveva lasciato aperto uno spiraglio nel senso che avrebbe votato secondo coscienza ogni argomento postole alla sua attenzione. Ora è certo che il matrimonio politico della Cupo con quel che resta del centro sinistra uscito vincitore dalle urne della primavera del 2013 è arrivato ai titoli di coda : la maggioranza è stata stravolta ed il programma di cinque anni tutt’altro che rispettato…
La fuoriuscita della Cupo in effetti è stata ufficializzata a poche ore dalla conferenza dei capigruppo che ha calendarizzato la prossima seduta del consiglio comunale per il 28 novembre , alle ore 19, e, in seconda convocazione, ventiquattr’ore più tardi. Tredici gli argomenti all’ordine del giorno di una seduta apparentemente tecnica che tale, forse, non sarà. La maggioranza politica del sindaco Sandro Bartolomeo sarà, sulla carta, di 12 consiglieri, sempre che tutti siano abili e arruolati . Sostanzialmente due saranno le delibere più “pesanti” da approvare oltre a quattro microscopici debiti fuori bilancio: la ratifica di una delibera approvata con una maxi variazione di bilancio per sostenere economicamente le iniziative spettacolari e culturali nel periodo natalizio e l’elezione, dopo oltre nove anni, dei rappresentanti del comune di Formia in seno all’assemblea della XVII Comunità Montana.
Nel dibattito politico cittadino è tornata a fare capolino l’ex vice-sindaco Eleonora Zangrillo. L’ha fatto per escludere che uno dei consiglieri che fanno parte del suo gruppo di riferimento, Mauro Delle Donne, torni in maggioranza per sostenere la sua riconferma presso l’ente di Spigno Saturnia: “Il consigliere Delle Donne vorrebbe continuare a svolgere questo incarico ma mi ha escluso di aver promosso contatti con chicchessia per ottenere i voti necessari….” . Sarà così? I prossimi giorni lo potranno testimoniare così come sono iniziate le “grandi manovre” per definire le tre rappresentanze del comune che sarebbero dovuto essere rinnovate subito dopo il voto amministrativo del 2013. Se appare “blindata” la riconferma dell’ex presidente della XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci Nicola Riccardelli (“Centristi per Formia”) in rappresentanze delle minoranze, la maggioranza è chiamata a sostituire Mauro Delle Donne per l’appunto e l’ex consigliere comunale di Forza Italia Salvatore Orsini. Sarebbero state avanzate tre candidature per due posti a disposizione: Gianluca Taddeo per Forza Italia mentre per il Pd circolano i nomi di due donne, Loredana D’Urso e Maria Antonietta De Meo.
Saverio Forte