FORMIA – “Apprendiamo da Acqualatina che si riduce nuovamente la disponibilità del flusso idrico per tutta Formia centro e le zone limitrofe fino alle 19”. Il sindaco di Formia Sandro Bartolomeo e l’assessore alla Sostenibilità urbana Claudio Marciano hanno accolto con grande disappunto la notizia divulgata dal gestore idrico circa l’ulteriore diminuzione del flusso idrico in città a causa della perdurante crisi idrica tornata dopo qualche giornata di pioggia. La società che gestisce il servizio idrico ha sottolineato in particolare che la portata della sorgente Mazzoccolo si è riattestata ai livelli di agosto.
“Ad aggravare il deficit – hanno sottolineato Bartolomeo e Marciano – anche la sospensione del servizio delle navi cisterna, perché i fondi stanziati per questo servizio a livello nazionale sono terminati. Le soluzioni sono quelle di cui parliamo ormai da mesi: rifacimento della rete idrica, manutenzione straordinaria e ordinaria efficiente e recupero di nuove risorse. Eppure questi interventi continuano a non essere realizzati con la tempistica che l’emergenza richiederebbe.
Il Comune in questa fase così critica ha il dovere di mantenere un atteggiamento di correttezza istituzionale e di collaborazione, ma non possiamo esimerci dal chiedere a tutti gli enti coinvolti, pubblici e privati, una maggiore solerzia nel contribuire alla realizzazione, in particolare del campo pozzi all’Acervara.
Dopo ottanta giorni dall’inaugurazione del primo pozzo ancora aspettiamo lo scavo del secondo che tarda a partire a causa di una procedura amministrativa farraginosa che non è adeguata al contesto emergenziale che viviamo.
L’amministrazione comunale ha rilasciato tutti i pareri nel giro di poche ore dalla richiesta, ha facilitato l’acquisto dei terreni e si è speso in prima persona presso gli enti provinciali e regionali affinché i pareri fossero rilasciati con rapidità. L’inizio dei lavori era stato assicurato entro i primi giorni della prossima settimana, riterremmo grave qualsiasi ulteriore proroga e, fin da ora, chiediamo al Gestore di accelerare, per quanto possibile, la conclusione dei lavori”.
Sono però anche altre le comunicazioni rese da Acqualatina all’amministrazione di Formia. “Solo una settimana fa – hanno evidenziato il primo cittadino e l’assessore alla Sostenibilità urbana – il Gestore ci ha informato sul suo programma di intervenire sul 10% della rete idrica della città che in due anni di lavoro ci darà 60 litri al secondo.
Abbiamo immediatamente segnalato quali sono le urgenze più drastiche su cui intervenire, ma non abbiamo ancora ricevuto un termine di inizio dei lavori. Inoltre gli interventi programmati finora non sono sufficienti. Serve, alla cifra attuale pari a 2,5 milioni di euro, almeno una quota altrettanto cospicua per il 2018 e il 2019, altrimenti il rischio è che nemmeno con il campo pozzi a regime la situazione di normalizzi.
Lo stesso servizio di navi cisterna, sospeso per lo svuotamento dei fondi sull’emergenza, deve essere prorogato, data la condizione in cui ci troviamo assieme alle città del Golfo di Gaeta, ma utilizzando i fondi del piano emergenza, in particolare quelli destinati ai dissalatori che non abbiamo fatto installare e certo i soldi delle tariffe dei cittadini che vanno investiti per le nuove infrastrutture.
Anche su questo punto si faccia subito chiarezza perché non vorremmo che – hanno concluso i due amministratori di Formia – ci si adagiasse su questo strumento emergenziale e straordinario per realizzare con eccessiva calma quanto necessario per riportare il flusso alla sua regolarità”.