GAETA – La comunità del Golfo e, Gaeta in particolare, piangono la morte di Daniele Viola, il giovane volontario di 24 anni del gruppo di protezione civile “La Fenice” vittima di un gravissimo incidente stradale verificatosi nel tardo pomeriggio di mercoledì sulla strada statale Flacca, in località Conca, nei pressi dell’ex cantiere navale Italcraft. Daniele era uscito da pochi minuti di casa – abita con la sua famiglia a poca distanza – per passeggiare con il suo cane sul marciapiede lato monte della trafficata e pericolosa arteria quando veniva travolto da un tir che, diretto verso Formia, prima entrava in collisione con una Ford Fiesta e, invadendo la corsia opposta, travolgeva un fuoristrada, un Daihatsu Terios che, a sua volta, si ribaltava.
Ma non era finita. Il mezzo pesante terminava nella scarpata sottostante l’antica chiesa campestre di Conca ma nella corsa fuori controllo travolgeva, senza alcun scampo purtroppo, Daniele Viola che passeggiava tranquillamente su quel tratto di marciapiede con il suo cagnolino. Le operazioni di soccorso sono state lunghe e delicate, inizialmente si contavano tre feriti – quanti erano i conducenti del tir e delle altre due auto coinvolte incidentate – e di Daniele Viola si erano perse le tracce anche dopo che alcuni residenti lo avevano visto uscire di casa.
Il suo corpo, straziato e privo di vita, veniva invece recuperato solo dopo una leggera rimozione del tir killer per essere trasferito da parte dell’antica onoranze funebri “Salvatore Salemme” di Gaeta, a disposizione della Procura della Repubblica di Cassino, presso l’obitorio del cimitero di Castagneto a Formia. Per accertare l’esatta dinamica del gravissimo incidente sono in corso le indagini della Polizia stradale di Formia cui si sono affiancati nelle fasi dei primi soccorsi anche i Carabinieri, il commissariato e la Polizia Locale di Gaeta. La strada statale Flacca è rimasta bloccata sino a tarda serata per l’ennesimo e sempre più preoccupante tributo di sangue.
Gaeta, intanto, piange Daniele Viola, una giovane vita spezzata che si era fatta apprezzare in diversi modi: il 24enne, bagnino di salvataggio, faceva parte da sette anni del gruppo di protezione civile “La Fenice”, soprattutto per lo spegnimento, nel periodo estivo, dei numerosi incendi che flagellano il sud-pontino.
Saverio Forte
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.