MINTURNO – “Forza Italia si è dimenticata di me pensando che io fossi diventato improvvisamente un appestato, un impresentabile. E poi, mi chiedo, perché l’ha fatto? Ho dovuto gestire un provvedimento di arresto della Procura della Repubblica, ho affrontato un processo, sono stato condannato a cinque anni in primo grado e poi prosciolto in appello per non aver commesso il fatto. Il tempo, galantuomo, mi ha dato tante garanzie e, ora, eccomi qua al servizio del territorio e di tanti amici che mi hanno chiesto di dare un mano e i Fratelli d’Italia è al momento la migliore espressione politica del centrodestra italiano”. E’ sereno, quanto basta, l’Onorevole Romolo Del Balzo per commentare la sua nuova sfida elettorale alle regionali con Fdi. E’ tranquillo per aver saputo affrontare e risolvere tutte le traversie che gli sono capitate dall’ottobre 2010, a pochi mesi dalla sua elezione a consigliere regionale per Forza Italia. Un’ordinanza di custodia cautelare per lo scandalo del ciclo dei rifiuti al comune di Minturno non fu niente rispetto alla condanna a cinque anni e all’interdizione dai pubblici uffici e alla conclusione, anticipata, nel 2012 della legislatura Polverini per i tanti scandali che colpirono la maggioranza di centrodestra e lo stesso nipote dell’ex podestà di “Traetto” e figlio del presidente della Provincia, Severino.
Romolo Del Balzo ha voluto e saputo attendere ma neanche il proscioglimento in secondo grado nell’ambito del processo “Ego Eco” è bastato – a suo dire – alla governance politica di Forza Italia, a livello provinciale e regionale, di alzare il telefono. Del Balzo nell’intervista video rilasciata a Saverio Forte conferma, comunque, come siano “ottimi” i rapporti personali con i dirigenti di Forza Italia ma – accusa – “non si sono mai prodigati per una mia riabilitazione. Ora però non ne faccio più un dramma. Ci mancherebbe. Non esistono soltanto ideali politici ma anche quelli di natura umana. E qui si è consumato (“certamente non per mie responsabilità”) il distacco da Forza Italia. Ora bisogna ripartire perché le emergenze sul territorio sono tali e tante che meritano altre risposte rispetto a quelle ricevute”.
Del Balzo nell’intervista commenta le dichiarazioni shock di martedì del due volte presidente della Provinciale (“lascio Forza Italia perché stanco di essere ridotto in schiavitù”) Armando Cusani, la decisione di quest’ultimo di rimanere nel centrodestra approdando nella lista civica del candidato presidente del centro destra alla Regione Lazio Stefano Parisi e arriva a pronunciarsi sull’operato del sindaco della sua Minturno, Gerardo Stefanelli. Lo accusa di aver demonizzato, per esempio, il predecessore Paolo Graziano ma i problemi sono rimasti pressochè gli stessi ma con due variabili: l’attuale primo cittadino aveva detto che il presidente della Regione Lazio sarebbe stato un bancomat per il comune e ha silenziato completamente l’opposizione di centrodestra. Del Balzo nell’intervista chiede pubblicamente scusa alla sua famiglia se è tornato a commettere questo peccato originale “che è la politica”.
Saverio Forte
Intervista a Romolo Del Balzo