GAETA – Cambia il maestro d’orchestra, ma non cambia la Musica. A poche settimane dal passaggio dalla guida del ministero alle infrastrutture da Maurizio Lupi (ncd) a Graziano Del Rio (pd) arriva una nuova interrogazione parlamentare sull’operato dell’Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta e del suo presidente Pasqualino Monti.
Anche questa volta, al centro del documento presentato dai parlamentari Astorre, Lucherini e Tidei e diretto anche al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, è la vicenda delle assunzioni effettuate dall’autorità portuale attraverso l’allargamento della pianta organica. Anche se in molti casi – ha precisato il presidente monti in relazione all’inserimento delle relazioni di parentela ed amicali – si tratta di società collegate e contratti limitati a brevi periodi. Molte in effetti sono le collaborazioni, seppur rinnovate più volte.
Comunque sia i parlamentari, sulla scorta della relazione degli ispettori della ragioneria dello stato e di una precedente interrogazione, insistono sulle possibili discrezionalità nelle procedure seguite. La pianta organica, fu allargata infatti nel 2011, in pochi giorni, dopo che due precedenti tentativi di autorizzazione da parte del ministero andarono a vuoto. Rimane aperta poi la questione dei costi del personale, elevati se paragonati ad altre Authority, come quella di Genova.
L’attacco frontale avviene a poco più di un mese dal rinnovo della massima carica del network, poltrona per cui è in corsa per la riconferma lo stesso Monti. Finora il presidente ha ricevuto la stima ed il gradimento dei partner istituzionali della provincia di Latina ed il plebiscito degli operatori portuali di Civitavecchia. Di contro il consiglio comunale di Fiumicino si è dichiarato favorevole all’uscita dall’autorità portuale. Nella terna di Nomi indicati per la successione dal sindaco Esterino Montino Monti non compare.