FORMIA – L’albergo è stato il solito, il Miramare, dove è stato sempre deciso il destino politico di Formia e non solo. L’incontro, l’ennesimo, (in vista del voto amministrativo del 10 giugno) ha avuto per protagonista un ex parlamentare di Formia che il 26 marzo 1994 – giorno delle elezioni politiche del dopo tangentopoli e della prima vittoria di Silvio Berlusconi – andò tranquillamente a dormire e, la mattina dopo, si scopri essere deputato di Forza Italia. In quell’era glaciale – politicamente parlando – iniziò la carriera politica di Gianfranco Conte, imprenditore originario di Minturno ma formiano di adozione.
Parlamentare ininterrottamente sino al 2013 riuscendo a ricoprire ruoli inimmaginabili quando guidava l’Ascom di Formia (presidente della strategica commissione finanze alla Camera dei deputati e finanche sottosegretario ai rapporti con il Parlamentare in diversi governi Berlusconi), Conte da cinque anni – vivendo a Formia – è stato “spettatore di un lento e graduale processo di arretramento, sociale e soprattutto economico” che l’ha spinto lunedì sera a recarsi presso il Grande Albergo Miramare. Conte, in effetti, un albergo di proprietà l’aveva – l’Appia Grand Hotel – che durante i suoi trascorsi parlamentari ha dovuto cedere ad altri familiari. Quello che è successo nella sala attigua al bar dell’ex residenza estiva dei Savoia Gianfranco Conte lo dirà – l’ha giurato – ma “non prima di due-tre giorni”.
E’ stato innanzitutto tirato per la giacca o l’appuntamento l’ha fissato lui? Sarà questo il primo rebus che dovrà svelare dopodichè tutto sarà più chiaro. L’ex parlamentare di Forza Italia ha ammesso al telefono di essere protagonista (la parola promotore non l’ha artatamente menzionata) con alcuni amici. E che amici. Spalleggiato da un suo amico storico qual è l’ex consigliere comunale Lello Bartolomeo, Conte ha visto al Miramare il penultimo ex vice-sindaco di Sandro Bartolomeo, Eleonora Zangrillo, un altro illustre ex vice sindaco (ma di Michele Forte), Benedetto Assaiante, un altro ex consigliere comunale di Forza Italia Luigi Scafetta. L’obiettivo del vertice – cui ne è seguito un altro con l’ex candidato a sindaco dell’Udc alle amministrative di cinque anni fa Maurizio Costa – è stato chiaro: verificare tutte le possibilità sul tappeto per far nascere una coalizione che potrebbe raggiungere una sintesi politica e programmatica attorno alla figura dell’ex deputato azzurro.
L’interessato è bravo e abile a dribblare la curiosità del cronista: “La candidatura a sindaco a favore di Tizio o di Caio è l’ultimo dei problemi – ha detto Gianfranco Conte – La necessità da sottoporre al corpo elettorale è dar vita ad un progetto capace, in grado di provocare un elettroshock a questa città. Formia è piegata su stessa, grigia – ha aggiunto Conte – incapace in questo momento di capire quale sarà, domani mattina, il suo futuro. Se in questa città non viene più nessuno a investire onestamente un euro, significa che la politica e la sua naturale classe dirigente non è in grado di tranquillizzare chi intende( coraggiosamente) investire le proprie risorse. In questo momento è necessario dar vita ad una coalizione il cui iniziale elemento denominatore è la serenità…”
Gianfranco Conte ha imparato molto nella sua ventennale militanza parlamentare e probabilmente non ha molto condiviso quanto sinora verificatosi nell’altra metà campo del centrodestra formiano: veti, dissidi e veleni che non hanno partorito nulla… Conte non parla mai dell’ex sindaco Pd Sandro Bartolomeo e tantomeno della componente di Forza Italia che ha gestito a Formia il partito da sempre, quella vicina al segretario regionale Senatore Claudio Fazzone. Non ne parla – e la sua diplomazia glielo impone – ma l’obiettivo è sotterraneo: essere trasversali in un panorama già frammentato dalle disponibilità a capeggiare la coalizione dai vari Taglialatela ed Eleonora Zangrillo. Forza Italia (ufficiale) come reagirà a questo tentativo di Conte? E questa trasversalità non era l’analogo leit motiv dell’ultima (in ordine di tempo) discesa in campo nel panorama elettorale dell’avvocato Luca Scipione? E che ci faceva al Miramare uno dei suoi principali sostenitori, Benedetto Assaiante, in qualità di semplice auditore o di soggetto elettoralmente attivo?
Insomma il quadro si va ancor più polverizzando, dal cui raggio d’azione si tengono ben distanti i rappresentanti dell’ex opposizione centrista (Centristi per Formia e Idea Domani). Loro, dopo alcuni confronti interni, attendono ancora che Forza Italia formalizzi al tavolo politico del centro destra ufficiale – ma orfano del dottor Mario Taglialatela – la propria proposta interna per la candidatura a sindaco. Rossella Rotondo, moglie dell’ex assessore Raffaele Ranucci, ha utilizzato una battuta del pluripremiato film “Via con il vento” in cui la quasi omonima Rossella O’Hara per declinare l’invito: “Domani è un altro giorno”.
Saverio Forte