GAETA – Lo stato di salute delle imprese pontine è migliorato ma c’è ancora molto e le difficoltà tuttora esistenti sono legate a problemi atavici come la burocrazia, il fisco, il costo del lavoro, le carenze infrastrutturali e la ridotta competitività delle aziende. E la fotografia che ha scattato Federlazio presentando l’indagine congiunturale che, relativa al secondo semestre 2017, è ‘figlia’ dei dati forniti da 450 aziende campione. L’occasione è stata lo svolgimento di un interessante convegno che, dal titolo “Posizionamento e immagine dell’impresa in un mercato competitivo ed internazionale“, si è svolto presso la sala conferenze del Consorzio di sviluppo industriale del sud-pontino. Al timido miglioramento riscontrato dalle imprese associate si è affiancato lo studio del Cribis, una società che fornisce servizi per la gestione del credito, che ha analizzato – come ha sottolineato nel suo intervento il dottor Claudio Roccetti – la situazione del sistema impresa della provincia pontina dal punto di vista economico-finanziario e dei pagamenti.
Per la prima volta dopo tanti anni, l’indagine congiunturale ci dice che il 2017 è stato caratterizzato da una reale positività. Lo ha ribadito nell’interista video allegata il presidente di Federlazio Giampaolo Olivetti secondo il quale sono dunque segnali importanti di un miglioramento confermato – come detto – dalle risposte delle 450 aziende campione a cui è stato rivolto il sondaggio; tuttavia il 56% del campione rimane cauto in quanto l’equilibrio economico risulta essere ancora precario. Ordinativi, fatturato e produzione hanno fatto registrare aumenti percentuale, che riguardano non solo il mercato interno ma anche quello europeo ed Extra UE. Le imprese investono in Ricerca&Sviluppo, che ad oggi è considerato un canale privilegiato che porta con sé conseguenze relative alla formazione del personale, che deve essere sempre aggiornato.
Il convegno è stata una ghiotta vetrina per la presentazione da parte del direttore della Federlazio Saverio Motolose della nuova governance di una storica associativa operante sul territorio, l’Assoper Federlazio – Associazione Operatori Economici Basso Lazio – di cui è stato eletto presidente un giovane ed apprezzato imprenditore di Formia, il titolare dell’azienda Meta srl” di Penitro Roberto Tartaglione. “Vale la pena sottolineare che questo inizio di ripresa, nel corso dell’ultimo semestre, si riflette positivamente anche sul piano occupazionale, in maniera più evidente, rispetto al recente passato, il che conferisce al trend in atto un contenuto che non è solo rintracciabile dalle statistiche, ma si ripercuote, sia pure in misura parziale e territorialmente differenziata, nel vissuto quotidiano delle persone. Dunque, dall’analisi del quadro congiunturale, emerge – ha sottolineato Tartaglione nell’intervista video – che gli aspetti positivi sono maggiori rispetto ad alcune criticità, anche se, in linea generale, le aspettative, per i prossimi mesi sono ancora basate sulla fiducia. Tutto ciò va accolto positivamente poiché senza questo elemento verrebbero meno le spinte ad investire, a realizzare ed a rischiare, che da sempre rappresentano il dato fondante dell’agire imprenditoriale”. E ancora:”Lo sviluppo economico moderno è sempre più un percorso che non può essere lasciato unicamente allo spontaneismo degli “spiriti vitali” espressi dalla operosità delle PMI, ma deve sempre più essere programmato, governato ed accompagnato da politiche adeguate, funzionali ad esso, coerenti ed organiche, sommandosi inevitabilmente ad una organizzazione burocratica efficiente, snella, moderna sulla quale poter costruire uno sviluppo solido e duraturo”.
Un monito alla politica a fare di più, a fare la sua parte, l’ha lanciato il Presidente del Consorzio di sviluppo industriale del sud-pontino, Salvatore Forte. Come? Creando almeno le precondizioni per una doverosa crescita delle imprese attraverso una sempre più marcata internazionalizzazione delle relazioni istituzionali e dei rapporti commerciali. “La politica deve saper rappresentare gli interessi nazionali e deve tracciare una strada, o almeno, deve fare in modo di non rallentare – ha concluso l’avvocato Forte nell’intervista video – il passo degli operatori, di non ostacolarlo e di non appesantirlo con una zavorra di difficoltà ulteriori rispetto a quelle già insite nel fare impresa e nel confronto con i mercati che, ormai, non sono più solo quelli domestici, ma sono globali, con concorrenti agguerriti, più organizzati, più determinati e, soprattutto, che hanno alle spalle sistemi-paese più efficienti”.
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