LATINA – Una valida forma di collaborazione tra enti locali per il rafforzamento delle condizioni di sicurezza e di legalità su un territorio “di confine” non solo sul piano geografico ma anche culturale e sociale. E’ la principale prerogativa che intende perseguire il “Patto per la sicurezza del sud pontino” che sarà sottoscritto, dopo mesi di laboriosa gestazione, venerdì mattina, alle ore 11, a Latina tra il neo Prefetto Maria Rosa Trio e i sindaci dei comuni più meridionali della provincia pontina, Formia, Gaeta, Minturno, Itri, Santi Cosma e Damiano, Castelforte e Spigno Saturnia. Si tratta di un’attesa forma di cooperazione considerata “figlia” di quell’allarme sociale scattato nei mesi scorsi con la violenta e preoccupante recrudescenza del fenomeno dei furti e dei reati predatori in particolar modo e contestualmente con il conflitto a fuoco in piazza Sant’Erasmo nel quartiere medioevale di Castellone tra il latitante di camorra Filippo Ronga e i Carabinieri in borghese del comando di Castello di Cisterna e della compagnia di Formia.
Il comitato per l’ordine per l’ordine e la sicurezza, riunitosi a Formia il 15 gennaio sotto la presidenza della dottoressa Trio ribadì proprio un concetto ora riproposto nel patto per la sicurezza che sarà sottoscritto dai sindaci: non c’è bisogno di alcuna forma di militarizzazione del territorio, i controlli di prevenzione vanno soltanto potenziati e gestiti meglio. Trascorse una settimana da quel comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e la Prefettura inviò a tutti i sindaci dei comuni del Golfo una bozza di questo patto, nel frattempo condiviso da ciascun consiglio comunale. E le conclusioni cui sono giunti gli enti locali sono state pressoché identiche come il varo di iniziative progettuali finalizzate ad assicurare il loro coinvolgimento ai servizi di controllo del territorio mediante un diverso e migliore intervento sul territorio di competenza di ciascuna Polizia Locale, l’implementazione e l’ottimizzazione del servizio di video sorveglianza e di ulteriori servizi di vigilanza nel periodo estivo e delle festività, quando si registra una maggiore presenza di turisti. Concetto, quest’ultimo, ribadito in una breve nota ufficiale dalla stessa Prefettura di Latina: “ Obiettivo del Patto è quello di promuovere, in relazione alle specificità dei contesti, azioni, progettualità e operazioni, mirate e condivise, in materia di controllo del territorio, sicurezza, integrazione, vivibilità, riqualificazione del tessuto sociale e del contesto urbano”.
Tra i primi ad aderire alla proposta pervenutagli dal Prefetto di Latina Trio era stato il commissario straordinario del comune, Formia, tra i più colpiti dall’allarme furti. Non a caso l’avvocato Maurizio Valiante chiese ed ottenne che si svolgesse presso la sala Sicurezza del Palazzo municipale il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica del 15 gennaio alla presenza, all’epoca, dei sindaci e dei delegati dei comuni di Gaeta, Itri, Santi Cosma e Damiano, Minturno e Castelforte e soprattutto dei vertici provinciali e locali di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia con i quali in un successivo incontro si è intrattenuto per fare un ulteriore breafking il capo della Procura di Cassino Luciano D’Emmanuele. Il commissario Valiante nella delibera numero 23 dell’8 febbraio con cui il comune di Formia aderì al Patto per la sicurezza del sud-pontino aveva rievocato un dettame normativo importante della legge sulla trasparenza degli enti, l’articolo 15 della legge 241 del 7 agosto 1990 secondo il quale le pubbliche amministrazioni possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento di attività di interesse comune”.
Saverio Forte