SUD PONTINO – I cinesi disponibili a beneficiare del know-how del mondo imprenditoriale del sud pontino nel settore tessile e della moda e, in cambio, permettere loro di sbarcare sui mercati dell’estremo oriente e, in particolare, all’ombra della grande muraglia. E’ la peculiarità dell’innovativo accordo di cooperazione che il Cise, la confederazione italiana dello sviluppo che sta muovendo i suoi primi passi dal luglio del 2017, ha firmato con la “Zhejiang Tiansi Fashion Industry Management” che un mese fa ha ultimato di realizzare a Shaoxing – una città a 150 chilometri da Shanghai – il “Fashion Dream Incubator“, una mega struttura che potrebbe diventare un punto di riferimento per i prodotti della moda, soprattutto quelli italiani, nel vasto territorio cinese. E il presidente Yanting Huang nell’intervista video allegata si è complimentato per due attività di Formia e Gaeta, “Milano fashion” e “Lady Yachting”, presenti alla firma dell’accordo presso la sede del Consorzio industriale del sud-pontino
INTERVISTA Yanting Huang, presidente Zhejiang Tiansi Fashion Industry Management”
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All’inaugurazione un mese e mezzo fa del “Fashion Dream Incubator” era volato in Cina proprio il direttore tecnico del Consorzio industriale del sud-pontino, Gianpaolo Scalesse. Ad approntare e a firmare questo innovativo accordo di cooperazione, dopo la sua trasferta in estremo oriente, è stato proprio l’alto e apprezzato dirigente consortile convinto che le parti promuoveranno la creazione e l’espansione di contatti commerciali tra il distretto tessile di Shaoxing e il “Cise”, attraverso la organizzazione dei consorzi industriali aderenti, per contribuire al rafforzamento della cooperazione economica nel settore. La piattaforma “Fashion Dream Incubator” costituirà per le aziende italiane del territorio dei Consorzi Industriali il punto di riferimento per i prodotti della moda nel territorio cinese, rappresentando un punto di dialogo fondamentale per agevolare i contatti e lo sviluppo delle attività gestionali tra le aziende aderenti. Questo mega store, che si estende su due piani per complessivi 2000 mila metri quadrati, dedicato completamente al fashion, costituirà un supporto alle attività di vendita della “moda” con spazi per mostre e sfilate, in un ambiente creato per attrarre giovani stilisti, artisti e talenti.
In questa struttura ci saranno anche spazi dedicato all’hair studio, al make up, alla fotografia e un’area con video ed immagini per dare possibilità ai giovani che intendono sviluppare tale settore di poter realizzare le immagini delle proprie collezioni. Insomma il “Fashion Dream Incubator” , grazie al “Cise” e al Consorzio Industriale del sud-pontino (tra i primi consorzi industriali ad aderivi senza alcuna remora) potrà costituire una vetrina espositiva della produzione italiana nel settore nonché costituire un punto di osservazione per verificare la convergenza tra industrie cultura ed innovazione in un quadro rinnovato del concetto di fashion e di nuovi specifici modelli economici. L’accordo prevede che la piattaforma on‐line del Fashion Dream Incubator darà anche la possibilità a tutte le aziende partecipanti di poter vendere attraverso la rete e, in considerazione dell’importanza della specializzazione della Università e dei centri di ricerca propri per il tessile e dello sviluppo degli stessi verso il settore della “moda”, saranno promossi scambi, con la partecipazione di desiner e creatori di moda italiani.
Archiviata la sua esperienza parlamentare, un volto noto del panorama politico del Basso Lazio è uno diventato uno dei consiglieri più fidati del presidente Huang. La Senatrice ciociaria Maria Spilabotte si è detta pronta a promuovere per un migliore sviluppo del settore “moda” relazioni culturali scientifiche e tecniche per il coinvolgimento di studenti, operatori e cultori della materia per meglio approfondire ed esaminare lo spirito dei tempi.
INTERVISTA Maria Spilanotte
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Paola Scarpellino è una stilista di Formia e con la sua Lady Yatching opera soltanto dal 2014 ma si è fatta apprezzare non solo sul mercato locale ma anche a Roma, Napoli e a Londra. “Lavora” esclusivamente un prodotto “made in China”, la seta, e i complimenti del presidente Huang non sono tardati ad arrivare. Dalle borse di seta alle casacche rigorosamente colorate, le creazioni della Scarpellino sono l’ideale per trascorrere una giornata al mare o in aperativo in città. Qualità, originalità e tanto colore sono gli elementi imprescindibili delle sue collezioni, tutte ovviamente “Made in Italy”, secondo i dettami del miglior artigianato.
INTERVISTA Paola Scarpellino, stilista
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