MINTURNO – Tornano ad aleggiare i corvi, nonostante il gran caldo di questi giorni, intorno al palazzo municipale di Minturno dalle parti di piazza Portanova. La preda è però un atteso concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di due vigili urbani in seno al comando di Polizia locale, il cui concorso è ancora in corso di svolgimento. Sarebbero state commesse presunte “gravi irregolarità” e l’accusa, tutta da provare, la si evince da un volantino che la notte scorsa è misteriosamente comparso, in maniera artigianale, sui muri e sui pali della pubblica illuminazione nei pressi delle abitazioni di alcuni amministratori del comune di Minturno, dirigenti e membri della commissione selezionatrice, “colpevoli” di aver addirittura agito con una complicità di una societaria incaricata dallo stesso comune per la preselezione dei candidati.
Tralasciando i presunti e precedenti rapporti di natura professionale tra alcuni commissari e la stessa società affidataria del servizio, il volantino – i cui firmatari lasciano intendere di averlo inviato o, sono prossimi a farlo, al Procuratore capo della Repubblica di Cassino Luciano D’Emmanuele, al sindaco del comune di Minturno Gerardo Stefanelli e ai comandanti del gruppo di Formia della Guardia di Finanza Sergio De Sarno e della Polizia locale del comune di Minturno Mario Vento – denuncia, di fatto, il compimento di “irregolarità” nello svolgimento di questo concorso “architettate e poste in essere per favore il superamento della prova da alcuni candidati”. In sintesi, si parla di presunte raccomandazioni, più o meno definite, di cui sarebbero stati protagonisti o ispiratori dirigenti e funzionari di primissimo piano del comune, alcuni dei quali chiamati a far parte delle commissione di concorso, e di esponenti politici di alto-medio lignaccio. Naturalmente chi ha scritto e divulgato questo volantino notturno è a conoscenza dei nominativi dei partecipanti e, menzionandoli pure, li presenta sul piano anagrafico arrivando a specificare i presunti “amici e dirigenti amici”. Sono praticamente undici, per lo più residenti a Formia, Spigno Saturnia e, naturalmente, a Minturno.
“Quasi quasi – ha esordito subito, ricorrendo all’ironia, il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli – devo cominciare ad offendermi perché il mio nome non è stato fatto e probabilmente in questo comune conto meno di quanto ottimisticamente pensassi”. Ma cosa sarebbe successo il 10 luglio in occasione della prova preselettiva del concorso al punto che gli autori di questo volantino hanno sfidato le tenebre e l’occhio magico di alcuni sistemi di videosorveglianza privata (le prime indagini stanno esaminando proprio il contenuto di questi impianti) per lanciare un monito, una sorta di avvertimento (“sappiamo tutto quello che avete combinato”)? Lo si evince dalla parte conclusiva del volantino anonimo per il quale si chiede di indagare: “Ai candidati, una volta generalizzati, veniva consegnato un codice a barre sa apporre su di un cartoncino, con già stampato il nome, il cognome e la data di nascita di ciascun candidato. Il codice a barra collegava inequivocabilmente l’elaborato anonimo al candidato. Tale codice si apponeva sulla scheda anagrafica che veniva ritirata da una ragazza che, subito dopo il ritiro, portava i dati in un’altra stanza del liceo scientifico “Leon Battista Alberti”. Dopo un’ora e mezza veniva consegnato il compito da eseguirsi e veniva spiegato, nei successivi venti minuti, come funzionava e, cioè, che si doveva apporre, sul foglio delle risposte, il secondo codice a barre. Quindi, iniziava la prova selettiva per la durata di 50 minuti. I comoiti erano diversi per ciascun candidato, stesse domande ma con un ordine diverso per ogni concorrente. Successivamente, venivano ritirate le schede con le risposte ed il foglio con le domande non in busta chiusa. Dopo, la commissione faceva pausa – si legge testualmente nel volantino anonimo – e portava tutti i fogli in una stanza chiusa per almeno 15 minuti. In questi 15 minuti gli elaborati potevano essere sostituiti con elaborati corretti ed esatti preconfezionati – ed è questa una delle accuse più inquietanti – Inoltre, oltre a poter effettuare lo scambio, si poneva anche, conoscendo già con largo anticipo i dati anagrafici di ciascun candidato, far risultare un compito, risposto a caso ed in maniera errata, come un compito da 50 su 50. Infatti, non vi pare strano che nessuno sia arrivato a pari merito, che addirittura qualcuno sia arrivato a -4, che qualcuno in 50 minuti ha azzeccato 50 quiz su 50? Facendo un algoritmo matematico sulle probabilità, simili risultati sono impossibili!”
Il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli si è dichiarato pronto, dopo queste incredibili e gravi accuse, a recuperare il contenuto dei sistemi di videosorveglianza delle zone in cui sono stati lasciati questi volantini anonimi in maniera tale che si individuino gli autori e offrano direttamente un aiuto, sempre se lo riterranno opportuno, alle forze dell’ordine alle quali si sono rivolti. Almeno sulla carta. ” Si tratta di una sceneggiatura fantasiosa e irreale che – ha tenuto a precisare il sindaco Stefanelli – tenta di seminare fandonie per condizionare l’operato inappuntabile dei funzionari pubblici. I soliti veleni disseminati a ridosso di ogni procedura di con orso. Siamo sereni e andiamo avanti nel rispetto delle leggi e delle procedure”.
Saverio Forte