CASTELFORTE – Prima le felicitazioni e i favorevoli attestati per un provvedimento rivoluzionario sul piano culturale oltre che politico. La decisione del consiglio comunale di Castelforte di approvare all’unanimità l’ordine del giorno – si è trattato di un’integrazione all’articolo 2 dello Statuto comunale – proposto dal consigliere di maggioranza Antonio Rosato (esponente sul territorio del Partito del Sud) di vietare la concessione di spazi pubblici ai soggetti che si ispirano alla ideologia fascista e nazista o che contrastano i valori della Resistenza, anche in chiave razzista, omofoba, xenofoba e antisemita ha messo a nudo, dopo alcune ore, le oggettive contrapposizioni politiche esistenti nella variegata (sin troppo) maggioranza che sostiene il sindaco Dem Giancarlo Cardillo.
Il tempo di incassare le positive ed entusiastiche prese di posizioni del Partito del Sud (dello stesso Rosato dunque), dell’associazione nazionale partigiani d’Italia, di Potere del Popolo e dalla vicina Formia di Articolo 1-Mdp (ma non del Partito Democratico) che sulla scrivania del sindaco di Castelforte è arrivata una lettera decisamente inaspettata. Gliel’ha inviata Yvan Silvestri, classe 1976, per comunicare la sua decisione di dimettersi da delegato alla caccia e pesca del comune di Castelforte “per ragioni di lavoro”.
Per molti addetti ai lavori si tratta di un pretesto perché Silvestri, nella vita agente di Polizia, avrebbe deciso di togliere il disturbo per un motivo squisitamente politico: e’ un dirigente locale della Lega di Salvini, partito che avrebbe voluto anche avallare il contenuto dell’ordine del giorno proposto da Rosato – è il consigliere che insieme ad Amerigo D’Aprano ha costituito soltanto la scorsa settimana all’interno della maggioranza consiliare il gruppo indipendente di “Castelforte futura” – ma senza alcun tipo di concertazione politica nell’eterogenea maggioranza del sindaco Cardillo. Da qui la decisione di ringraziare il primo cittadino “per la fiducia accordata” e di rivolgergli un salutare e sospirato “bye bye”. Naturalmente questa legittima iniziativa politica del consigliere Rosato è stata considerata contestualmente come un oggettivo segnale debolezza da parte del sindaco di Castelforte che, a pochi giorni dalle turbolenze che avevano investito la sua maggioranza consiliare e dai pesantissimi attacchi ricevuti dal coordinamento comunale di Forza Italia, sarebbe stato costretto – secondo molti osservatori – a fare buon visto a cattivo gioco.
Naturalmente l’aula consiliare del comune di Castelforte gremita l’altra sera dal presidio antifascista ha fatto piacere il sindaco Cardillo che – secondo accusa l’opposizione di centro destra– avrebbe potuto contenere le sue originarie simpatie politiche nel momento in cui, di massima esaltazione, è stato immortalato con la mano sinistra alzata e, naturalmente, con il pugno chiuso. Questo gesto ha acuito i tanti mal di pancia esistenti nella sua maggioranza, soprattutto da parti di chi non frequenta i quartieri della sinistra radicale. Intanto un altro pesante fuoco di fila è stato innescato dallo stesso coordinamento comunale di Forza Italia di Castelforte che ha bocciato, definendolo “inutile”, l’ordine del giorno proposto dal consigliere comunale Rosato: “Anzi lo riteniamo superfluo e addirittura offensivo nei confronti della cittadinanza castelfortese, la quale – osserva subito il segretario azzurro Alessio Fusco – si è sempre dimostrata aperta ad ogni forma di integrazione sociale e non ha mai manifestato comportamenti antisemiti nè fascisti, come potrebbe invece apparire a chi non conosce il nostro popolo e vede presentare un ordine del giorno che nulla aggiunge al dettato costituzionale.”
La fotografia del pugno chiuso del sindaco Cardillo è stata ulteriore benzina da gettare nel fuoco delle polemiche:” Se di gesti offensivi vogliamo parlare di certo tra questi va annoverato il pugno chiuso che il Sindaco, persona che dovrebbe rappresentare l’intera comunità oltre che essere garante dell’ordine pubblico, ha esibito durante l’ultimo consiglio comunale, tra l’altro senza alcuna opposizione da parte del presidente del consiglio che sedeva al suo fianco. Questi si che sono comportamenti da stigmatizzare, senza bisogno di alcuna presentazione di ordini del giorno ad hoc – aggiunge Fusco – perché già di per sè rappresentano una palese offesa per chi (gran parte dei cittadini castelfortesi) non si identifica nell’ormai scomparso comunismo che ha creato stati di disagio e di povertà in tutte le popolazioni in cui in passato si è insediato. Un comportamento che in aula consiliare non è ammissibile e riteniamo che chi di dovere debba intervenire per far capire al Sindaco il ruolo che ricopre che evidentemente non gli è chiaro”.
Ordine del giorno a parte, Forza Italia ha aggiunto che ….“vadano puniti tutti gli atti violenti a prescindere della natura politica per i quali si configurano, fermo restando che nella politica moderna non vi è alcun partito che incita alla violenza né tantomeno al razzismo, pertanto l’ordine del giorno presentato ha, a nostro avviso, come unico obiettivo il dare un minimo di visibilità a qualcuno (il consigliere Antonio Rosato?) che contrariamente non sarebbe mai emerso.”. Insomma il consiglio comunale è chiamato a dare ben altre risposte alla disorientata comunità di Castelforte ed il coordinatore comunale di Forza Italia lo tiene ancora a sottolineare: “Ci auguriamo, in conclusione, che l’attuale maggioranza – conclude Alessio Fusco – si impegni nel dare risposte concrete ai cittadini più che impegnarsi in queste forme di propaganda politica che lasciano il tempo che trovano e non recano alcun giovamento alla popolazione castelfortese.” Queste considerazioni di Fusco sono state condivise e rilanciate sul piano politico anche dall’attiva coordinatrice comunale di Castelforte della Lega di Salvini, Olivia Costanzo, che rimarca come il sindaco Giancarlo Cardillo ha confermato di essere “politicamente ostaggio della frange estreme della sua maggioranza che, anziché moltiplicare i propri sforzi (al momento inesistenti), effettua iniziative di marketing politico promuovendo quelle che si sono rivelate essere forme di… distrazione di massa”.
Questo argomento sta diventando a Castelforte uno strumento per il centrodestra locale di costruire, con non poca fatica, un coordinamento politico e dar vita ad una coalizione “pronta per far fronte a qualsiasi evenienza elettorale”. Vi dovrebbero far parte Forza Italia, la Lega e Fratelli d’Italia, forza politica, quest’ultima, guidata da un navigato esponente politico che corrisponde al nome di Antonello Giuliano.
Saverio Forte