LATINA – “Il tribunale amministrativo del Lazio – sezione staccata di Latina – ha dichiarato la propria incompetenza ad esprimersi in merito alla proroga della convenzione Consip ID 1201 – Lotto 5, avente ad oggetto “Servizi di pulizia ed altri servizi tesi al mantenimento del decoro e della funzionalità degli immobili, per gli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado e per i centri di formazione della Pubblica Amministrazione” – lo dichiarano i deputati pentastellati Raffaele Trano ed Enrica Segneri che continuano: “Il lotto era stato affidato alla società Ma.Ca. in qualità di ente capofila, ma successivamente il contratto era stato risolto. Già prima di quella data circa un migliaio di lavoratori appartenenti alle province di Latina e Frosinone lamentavano di essere stati pagati a singhiozzo e di essere costretti a vivere in condizioni di indigenza a causa di importi non in grado di assicurare i necessari mezzi di sussistenza.
Ritenendo di tutelare le proprie ragioni la società Ma.Ca. aveva impugnato la nota, con cui il Miur ha negato la proroga del contratto per intervenuta risoluzione della convenzione avvenuta in epoca successiva alla data del 24.4.2017 ottenendo di fatto – attraverso un decreto cautelare – la sospensione degli effetti della nota, lasciando nell’incertezza il futuro economico di molte famiglie e mettendo in discussione l’organizzazione del nuovo anno scolastico da parte del Ministero.”
In questo quadro complesso, consci delle drammatiche conseguenze sociale emerse in una serie di incontri presso il Miur che hanno visto impegnati in prima fila il dirigente dott. Jacopo Greco e le organizzazioni sindacali, si sono mossi i portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei deputati Enrica Segneri e Raffaele Trano. – “Il nostro operato, oltre a far valere in tutte le sedi istituzionali, anche con incontri informali, le preoccupazioni per la sottovalutazione delle ragioni dei lavoratori e dei sindacati che le rappresentavano, è stato da ultimo rivolto a mettere sotto la lente di ingrandimento la procedura giudiziaria in corso.
L’esito del giudizio, per nulla scontato, ha evidenziato secondo il collegio come il procedimento non sia di pertinenza del giudice amministrativo ma di quello civile, “trattandosi a ben vedere di controversia sull’esercizio di un diritto originato dal contratto” e non dall’assegnazione del servizio. Alla luce della sentenza, si rafforza l’esigenza di tutelare il diritto dei lavoratori e garantire i servizi nelle scuole. A breve un incontro con il MIUR per fare il punto della situazione.”