CASTELFORTE – Nei giorni scorsi sono stati avviate le procedure per la liquidazione degli usi civici presenti nel territorio comunale. Si tratta di una decisione importantissima in quanto coloro i quali avranno i propri terreni inseriti nell’apposito elenco, disponibile presso l’area pianificazione e gestione del territorio, potranno attivarsi per richiedere l’avvio dell’iter di liquidazione degli usi civici e procedere alla legittimazione o alla alienazione, o al mutamento di destinazione o allo scioglimento della promiscuità.
“Si tratta di un provvedimento atteso da tantissimi anni -esordisce il Sindaco Giancarlo Cardillo- Con questo atto, eliminiamo, di fatto, una vera e propria spada di Damocle che metteva a rischio i sacrifici fatti da tantissimi concittadini che ora potranno procedere a regolarizzare i terreni di loro pertinenza. Tutta la procedura oltre che dal responsabile dell’area pianificazione e gestione del territorio è stata seguita dall’assessore Ferdinando Orlandi che con competenza ha operato per centrare questo importantissimo adempimento amministrativo fermo da tanti anni”.
In questo quadro si è anche provveduto ad individuare il perito demaniale nella persona dell’arch. Giancarlo Valente al cui studio sono stati affidati i compiti relativi alle procedure previste dalla legge. Nel frattempo è stato affisso all’Albo Pretorio on line del Comune l’avviso pubblico con il quale l’Amministrazione Comunale rende noto ai cittadini la possibilità di visionare la cartografia predisposta presso l’Ufficio Pianificazione e Gestione del Territorio al fine di verificare l’esistenza o meno del vincolo degli usi civici sul proprio fondo.
“L’Amministrazione Comunale -conclude l’assessore Ferdinando Orlandi- ha anche l’intenzione di aprire un dibattito pubblico con la cittadinanza per affrontare tutte le problematiche connesse all’attuazione del programma di liquidazione degli usi civici ed organizzare un convegno coordinato con funzionari e tecnici della Regione Lazio”.
Nei prossimi giorni, quindi, è anche prevista la pubblicazione dell’avviso pubblico tramite manifesto e a seguire l’organizzazione di un convegno con dibattito pubblico.