LATINA – Insieme per ottenere il maggior numero di adesioni. Con questo intento la Cgil, i pensionati dello stesso sindacato di Latina e Frosinone, la Federconsumatori delle due province ed il comitato della Class Action contro Acqualatina hanno sottoscritto un protocollo di intesa per promuovere sull’intero territorio del Basso Lazio un’azione congiunta finalizzata alla tutela dei diritti dei consumatori sulla scorta dell’ordinanza di inizio luglio del Tribunale di Roma che ha autorizzato l’iter per il riconoscimento, a partite dal 2016, delle “partite pregresse” in ordine ai canoni idrici, fognari e della depurazione.
Questa intesa a livello interprovinciale- secondo i legali promotori della Class Action – rappresenta un importante passo in avanti nella battaglia giuridica contro l’ente gestore chiamato a rimborsare gli utenti di quanto indebitamente percepito e costituisce anche la conferma di una collaborazione tra chi – tiene a precisare nell’intervista video allegata Giulio Morgia, segretario dello Spi Cgil per il sud-pontino – si batte, da sempre, perché l’acqua sia un bene comune non mercificabile. Naturalmente l’obiettivo, concreto, di questo protocollo d’intesa è fare ottenere risultati vantaggiosi per tutti gli utenti dell’Ato 4 e, in particolar modo, per le fasce socialmente più deboli, gli stessi – rimarca la Cgil – che hanno versato somme non dovute al gestore del servizio idrico integrato “L’accesso all’acqua ad un costo accessibile è un diritto primario da garantire a tutti i cittadini, lavoratori e pensionati – ha aggiunto Morgia – Questo sforzo sinergico permette di contrastare le scelte inique dell’Ente Gestore, a tutela delle fasce più fragili della popolazione, tra cui vi sono prevalentemente pensionati.”
I promotori di questa Class Action contro Acqualatina, dopo essere stata parzialmente accolta dal Tribunale di Roma, hanno sempre sostenuto che l’applicazione delle partire pregresse in fattura abbia “spostato sul cittadino/ consumatore la responsabilità di una cattiva gestione dell’ente gestore. La stessa Federconsumatori di Latina e Frosinone ora intende mobilitarsi perché venga riconosciuto sull’intero territorio dell’Ato 4 – conclude Morgia – il diritto a non aver più in fattura questa ingiusta voce e venga definito iniquo per i cittadini-consumatori il nuovo metodo tariffario voluto dal Garante. E i vertici interprovinciali della Federconsumatori saranno presenti il 27 settembre a Formia al congresso dello Spi Cgil del sud-pontino di cui Morgia anticipa le linee guida nell’intervista: “Stiamo invitando anche tutti i sindaci dei comuni del Comprensorio perché la battaglia per ottenere finalmente giustizia rispetto all’ente gestore – ha concluso Morgia – non può essere condotta senza il loro doveroso apporto”.
Saverio Forte
Intervista a Giulio Morgia