FORMIA – Sospesa per aver chiesto ed ottenuto l’intervento dei Carabinieri di Formia che poi hanno constatato alcune irregolarità e violazioni di legge – mancata compilazione del registro delle pulizia sporcizia nelle cucine – nella gestione del centro cottura dove vengono preparati e confezionati ogni giorni migliaia di pasti per le mense delle scuole materne, elementari e medie della città. Non avrebbe mai immaginato di subire questo severo provvedimento disciplinare l’aiuto cuoca di mezza età che il 1 ottobre, nel primo giorno di lavoro dopo essere stata reintegrata al termine della pausa estiva, aveva segnalato al 112 la necessità di controllare la funzionalità della struttura di via Olivastro Spaventola della “Dussman Service srl”, la multinazionale tedesca che dal 2016, dopo aver vinto un appalto quinquennale- prepara i pasti per i bambini di Formia dopo averlo fatto anche per quelli di Minturno e Castelforte.
La donna, destinataria già di tre contestazioni disciplinari per aver “osato” denunciare nel recente passato le modalità di confezionamento del vitto, il rispetto dei menù e la conservazione degli alimenti, aveva chiesto – secondo quanto afferma nel ricorso contro il provvedimento di sospensione dal servizio – al cuoco responsabile del centro cottura di prendere atto delle non ottimali condizioni in cui si trovava il posto di lavoro. In effetti la struttura ria-priva dopo la lunga pausa estiva e il tempo di osservare il piano cottura, i pentoloni e i forni non completamente puliti che l’aiuto cuoca esclamava la seguente frase: “In queste condizioni non mi assumo alcuna responsabilità di lavorare”. A questo punto la donna chiedeva l’intervento del suo superiore e il tenore della sua risposta non sa-rebbe stata protesa alla massima disponibilità.
Da qui la decisione della dipendente di chiamare senza esitazione (anziché il direttore del centro come sostiene la società appaltatrice) i Carabinieri di Formia giunti di buon mattino nei pressi dell’area del mer-cato settimanale. L’informativa dei militari del Maggiore David Pirrera è ora al vaglio dei colleghi del Nas di Latina, del Comune, dell’Asl e della stessa “Dussman service srl” che in una nota informale ha chiesto, a fronte dei chiarimenti sollecitati da alcuni organi d’informazione locale, tempo prima di dire la sua versione sui fatti. Intanto l’aiu-to cuoca ha contestato, attraverso il suo agguerrito e zelante legale, le modalità di no-tifica della sospensione, avvenuta – a suo dire – attraverso un semplice fax ( e non il documento originale) e alla presenza di altri dipendenti violando la normativa della privacy.
Naturalmente l’interessata non ha voluto firmare “per accettazione” la notifica della sospensione dal servizio che sarà in vigore sino alla conclusione dell’iter del provvedimento disciplinare. La cronaca si è arricchita di altri due aspetti di cui si stanno occupando la donna nell’impugnazione della sospensione dal servizio e – si vocifera – i Carabinieri: il centro cottura, nonostante l’arrivo dei Carabinieri, ha continuato ad operare regolarmente a fronte dell’urgente azione di disinfestazione operata dalla società appaltatrice nel pomeriggio del 1 ottobre. Pericolo sventato? Sulla carta sem-brerebbe di sì ma il legale della donna “sospesa” apre il capitolato di gara e dice che dopo ogni intervento di bonifica il centro cottura di Formia deve essere blindato, sigillato, chiuso per le successive 48 ore. E questo – a quanto pare – non sarebbe avvenuto.
Sullo sfondo di questa intricatissima e dibattuta querelle c’è il ruolo del comune di Formia che, secondo quanto prevede sempre il capitolato di gara molto garantista per l’ente appaltante, avrebbe dovuto vigilare. Doveva farlo dallo scorso maggio quando arrivarono i Nas dei Carabinieri e rilevarono alcune contestazioni. Ma lo farà il sindaco Paola Villa in persona? L’aveva annunciato il capo della stessa amministrazione formiana che, rassicurando le famiglie sulla mancata sospensione del servizio, aveva detto che “nei prossimi giorni, accompagnata da alcuni Consiglieri Comunali, mi re-cherò senza preavviso nelle mense per verificare di persona la tipologia dei cibi pro-posti ai bambini”. Ma questo compito non spetta ad un funzionario, ad un tecnico dell’ufficio scuola del comune che il comune avrebbe dovuto nominare per il rispetto del capitolato di gara? E invece ora lo svolgerà il sindaco della città. “E’ come chiudere il recinto dopo che i buoi sono scappati” – ironizza l’aiuto cuoca ora impegnata a salvaguardare il proprio posto di lavoro che ha messo a repentaglio – osserva concludendo – per la salute di tanti bambini di Formia.
Saverio Forte