FORMIA – Ancora un capitolo è stato scritto nell’intricata e delicata querelle sulla gestione del centro cottura del servizio di refezione scolastica che, di proprietà del comune di Formia, viene gestito in via Olivastro Spaventola dalla società appaltatrice, la multinazionale tedesca “Dussman service srl”. Non bastava il blitz il 1 ottobre dei Carabinieri della Compagnia di Formia che aveva rilevato alcune (presunte) violazioni igienico-sanitarie che si è aggiunto il provvedimento di sospensione dal servizio di un’aiuto cuoca, accusata di aver contattato il 112 piuttosto che il responsabile della struttura per rilevare quelle che – a suo dire – sarebbero state le violazioni di legge e dello stesso capitolato di gara.
Mentre la donna è impegnata ad impugnare il grave provvedimento disciplinare – preludio addirittura al licenziamento – è entrata improvvisamente in azione una speciale “commissione mensa” che, prevista dall’articolo 70 del capitolato speciale di gara, è stata istituzionalizzata dal comune ottenendo l’adesione (pare) di alcuni genitori con l’intento – chiaro e legittimo – di controllare la qualità e la bontà del servizio. Questa commissione giovedì mattina ha effettuato il sopralluogo presso il centro cottura di via Spaventola per controllare lo stato dei luoghi e gli alimenti che utilizzano per i bimbi. Il resoconto pubblicizzato da uno dei componenti sembrerebbe sconfessare la coraggiosa telefonata effettuata il 1 ottobre dall’aiuto cuoca.
Ecco il testo integrale: “Premetto che tutti gli alimenti sono italiani al 100% e la maggior parte degli alimenti è biologica. Il sugo è 100% italiano, la carne è di un’azienda delle Marche che utilizza solo ed esclusivamente carni italiane, La frutta è biologica, così come la pasta. Utilizzano solo marche molto conosciute. Il Parmigiano Reggiano e 100% italiano è della Parma Reggio. Lo stato dei luoghi stamattina era ok, tutti indossavano mascherine e guanti. La merce arriva ogni due giorni e non ci sono rimanenze. Nel senso che tutto ciò che viene aperto dalla pasta al formaggio viene utilizzata completamente. C’è una cucina a parte solo per chi è allergico o intollerante o celiaco. Ho preso tutte le marche degli alimenti e abbiamo controllato anche le date di scadenza. I frigoriferi hanno una temperatura costante e controllata. La pulizia è effettuata direttamente dagli addetti alla fine del ciclo di lavoro. Ha tenuto a precisare il responsabile della mensa che la segnalazione non è partita dall’esterno ma dall’interno, nello specifico da un’addetta della cucina che è stata sospesa momentaneamente perché pensano ad un sabotaggio interno. La frutta è biologica abbiamo visto le fatture sia della frutta che della carne tutto di origine controllata. Anche i budini sono biologici.”
Insomma la coraggiosa aiuto cuoca, contattando i Carabinieri nel primo giorno di attività del centro cottura, sarebbe stata protagonista di un grave gesto di sabotaggio dopo essere stato destinataria di tre richiami disciplinari. Se così fosse, questa donna nottetempo sarebbe entrata nel centro cottura, avrebbe sporcato le pentole ed il piano cottura portando all’interno della struttura qualche scarafaggio. Chissà cosa ne pensano gli stessi Carabinieri del Maggiore David Pirrera?
Saverio Forte