GAETA – L’ultima chiamata è stata determinante. I sindaci e i rappresentanti dei comuni di Gaeta, Formia, Itri e Ventotene, gli stessi che diedero vita nel 2014 ad un consorzio, con un accordo al fotofinish hanno scongiurato la chiusura dell’ufficio del giudice di pace di Gaeta. E’ stato siglato al termine di un vertice convocato dal sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano nel corso del quale, dopo il severo monito a collaborare da parte del presidente del Tribunale di Cassino Massimo Capursio e del Prefetto di Latina Maria Rosa Trio, hanno fornito finalmente le risorse umane disponi-bili per permettere il futuro funzionamento di quello che viene considerato “l’ultimo presidio di legalità”.
Il sindaco Antonio Fargiorgio ha confermato che il comune di Itri ha reperito un part time, categoria “D1”, che per due giorni la settimana (per quattro ore) sarà a disposizione dell’importante ufficio giudiziario di Gaeta. La risposta più importante è stata fornita, invece, dal comune di Formia. Il sindaco Paola Villa, affiancata dal consigliere comunale l’avvocato Fabio Papa, ha annunciato che due dipendenti andati in pensione saranno rimpiazzati entro la fine dell’anno da altrettante figure amministrative che il comune avrà a disposizione nell’ambito di un avviso di mobilità indetto dalla deliberazione di Giunta 73/2018 (saranno cinque i nuovi dipendenti provenienti da altri enti locali) ed in corso di svolgimento in questi giorni.” Abbiamo creduto sin dall’inizio che l’ufficio del giudice di pace sia di fondamentale importanza per il no-stro territorio, ci siamo impegnati sin dallo scorso luglio a risolvere una problematica legata alla disponibilità del nostro personale comunale da assegnare in distacco all’ufficio del giudice di pace. Purtroppo su questo tema, su cui c’è stata una grande speculazione politica, si è voluto in modo concreto lavorare e si è trovata una reale e concreta soluzione. Oggi tale situazione è stata chiaramente affrontata e risolta dal comune di Formia”.
Il comune di Gaeta, invece, si è impegnato ad affiancare ai suoi tre funzionari in servizio presso la struttura di Calegna un quarto istruttore amministrativo da individuare attraverso una ricognizione del proprio organico: “Finalmente si mette fine ad una situazione di precarietà in cui si trova ad operare l’ufficio del giudice di Pace che riveste un’importanza strategica per la gestione della giustizia civile (ma dal 2021 anche penale) nell’area a sud della provincia pontina. Ringrazio i rappresentanti dei Comuni, che hanno contribuito a garantire il mantenimento di questo presidio di legalità, con uno sforzo ed un impegno evidenti». Un doveroso ringraziamento il sindaco Mitrano lo ha rivolto ai rappresentanti dell’Ordine degli Avvocati di Cassino (erano presenti al vertice i consiglieri Marco Vento e Simonetta Cerri) “perché sono sempre stati vicini all’Amministrazione comunale impegnando proprie risorse economiche ed umane per scongiurare il rischio chiusura del presidio giudiziario di Gaeta”.
Interessante la proposta avanzata dal sindaco di Itri in stretta collaborazione proprio con l’ordine degli avvocati di Cassino: bisogna subito censire, attraverso l’insediamento di un tavolo tecnico, i numeri e l’attività dell’ufficio del giudice di pace di Gaeta sul mandamento dell’ex Tribunale (dunque coinvolgendo gli altri comuni del sud-pontino che non hanno aderito quattro anni fa al Consorzio) perché il suo funzionamento – come prevede il decreto legislativo numero 155/2012 – potrebbe essere sostenuto finanziariamente non solo dai comuni di competenza ma dallo stesso Ministero di Giustizia attraverso una percentuale tariffaria da “estrapolare” dall’iscrizione a ruo-lo dei contributi unificati e dalla vendita delle stesse marche da bollo. “Tutto questo – ha preci-sato il sindaco Fargiorgio – per dare avvio a specifiche e puntuali richieste all’Anci e al Ministe-ro della Giustizia per trovare misure di sostegno economico in termini di personale e di gestione di questo ufficio”. Francesco Carta, assessore del Comune di Ventotene, ha sostenuto che “ora è necessario consolidare l’ufficio, reperire i dati sulla popolazione servita e le cause espletate indi-cando anche la provenienza (da quali comuni) degli utenti. La necessità di amministrare una giu-stizia puntuale, soprattutto nei territori penalizzati dall’isolamento geografico, è anche l’obiettivo che persegue l’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori (Ancim). E ha aggiunto che nella Legge approvata al Senato ed ora in discussione alla Camera, si chiede il ripristino dei Tribunali laddove c’erano: “Ventotene e Ponza hanno il diritto di usufruire dei servizi della Giustizia, al pari di tanti altri utenti, con il minor disagio possibile. Ecco perché la presenza a Gaeta del giu-dice di pace è della massima importanza”.
“L’ordine degli avvocati di Cassino – hanno concluso i consiglieri Marco Vento e Simonetta Cerri – ha mantenuto i propri impegni al fianco dei Co-muni e le esortazioni da noi esercitate insieme al Comune di Gaeta verso i Comuni di Formia e di Itri sono state rapidamente recepite. Un plauso all’operato sinergico di tutti in difesa dei cittadini e dell’avvocatura”.
Saverio Forte