Gaeta – “Tra cinque mesi lascio”. Arriva da Gaeta il commiato dell’Ammiraglio Felicio Angrisano, ospite del comandante del compartimento marittimo di Gaeta Cosimo Nicastro e del contrammiraglio Franco Persenda. La sua visita di oggi rinsalda ulteriormente il rapporto già forte tra la città e la guardia costiera. In tarda mattinata il comandante generale delle capitanerie di porto, su invito del presidente di unioncamere Lazio Vincenzo Zottola trae le conclusioni della “prima giornata nazionale dell’economia del mare” tenutasi presso la caserma Cosenz nell’ambito dello Yacht Med Festival 2015. Sente aria di casa Angrisano. Parla della sua nipotina, del bisogno di costruire oltre che reprimere reati. Accenna alle cabine di regia che spesso invece di semplificare sono fonte di altra burocrazia.
Percorre insieme al prefetto di Latina Pierluigi Faloni ed al sindaco Cosmo Mitrano diverse decine di metri, fino ad arrivare al Molo Santa Maria, dove i suoi sottoposti e gli allievi dell’istituto nautico Caboto sono schierati per dargli il benvenuto. Esalta gli “Undicimila cuori” in divisa che ogni giorno affrontano i pericoli del mare per salvare le vite umane dei migranti in pericolo nel Mediterraneo. E lancia il suo grido di dolore verso la politica “che non capisce”, raccolto pochi minuti dopo dal prefetto Faloni che lo rassicura.
In ultimo chiede all’arcivescovo D’Onorio di affidare alla madonna quella piazza nuova di zecca perchè il suo secondo nome è proprio “maria”. Ed il pastore non si sottrae. Spiega che il Molo si chiama Santa Maria proprio per ricalcare il nome di Maria Assunta, a cui è intitolata la cattedrale.
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