SPERLONGA – Una bocciatura in piena regola, senza tentennamenti e titubanze . La durissima presa di posizione del movimento civico “Partecipazione attiva” di Sperlonga poteva non essere notizia sino alla lettura e all’esame del sesto rigo di una lettera aperta quando i destinatari, i “Cari consiglieri” dell’approccio iniziale, non erano i rappresentanti della maggioranza consiliare che sostiene dal giugno 2016 il due volte presidente della Provincia Armando Cusani bensì i rappresentanti nientemeno che dell’opposizione di “Sperlonga Cambia”. Il tono della presa di posizione è severo e parte da un presupposto probabilmente ipotizzato dall’autore della lettera, l’ex capogruppo di minoranza ed ex candidato a sinistra del centro sinistra sperlongano Nicola Reale: il ruolo “consapevole e partecipe” dei cittadini, sia per i temi del confronto politico che dei problemi e delle decisioni che riguardano la collettività.
“Sperlonga cambia” è finito sulla graticola, almeno da parte di “Partecipazione attiva”, per il suo presunto atteggiamento “di chiusura, di indifferenza o di fastidio e di rigetto nei confronti di proposte o dissensi provenienti dall’esterno. Un atteggiamento, purtroppo, non dissimile da quello che la maggioranza consiliare ha sempre tenuto verso la minoranza e di cui vi siete più e più volte pubblicamente lamentati. Questi atteggiamenti, nella loro specularità, contribuiscono a consolidare quello stallo politico e amministrativo, da voi più volte stigmatizzato, nel quale da troppo tempo si trova Sperlonga”. Chi fa (o cerca di farlo) politica, anche fuori dal consiglio comunale e dal ‘palazzo’ , di solito annota e archivia le prese di posizione dei protagonisti. E anche qui nel mirino presumibilmente di Reale è finito l’operato di “Sperlonga Cambia” quando, lo scorso ottobre, scriveva che “di fronte all’ennesima mancanza di rispetto di questa maggioranza verso i cittadini e verso il ruolo stesso del Consiglio comunale”, di fronte ad una maggioranza che “si dimostra totalmente asservita alle necessità del sindaco, incapace non solo di dare risposte alle istanze dei cittadini, ma anche di porsi domande”, di fronte alla sistematica mancanza di risposte alle interrogazioni della minoranza, di fronte alla perdurante difficoltà di accesso agli atti, sentivate – ricorda nella lettera aperta “Partecipazione attiva” – l’esigenza di dare un segno di protesta decidendo di non partecipare ad una seduta del consiglio comunale… decidendo di dimettervi dalle Commissioni consiliari (ritendo inutile il loro svolgimento e la vostra partecipazione) o chiedendo in una recentissima dichiarazione alla stampa, relativa al nuovo piano triennale anti-corruzione, per l’ennesima volta le dimissioni del sindaco Armando Cusani.”
La prima conclusione, drastica, cui giunge, da par suo, questo movimento nei confronti dell’attuale minoranza è “restare a galla, a causa di un incolpevole ma oggettivo e permanente stato di impotenza, di fronte alla protervia dell’amministrazione comunale”. Insomma esiste un rischio che gli psicologi dello sport chiamano di “frusrazione” di “non vedere una via d’uscita”. Cosa può produrre? La lettera ai “Cari consiglieri” di Sperlonga Cambia” lo sottolinea subito: assumere “una condotta ancora una volta, seppure involontariamente, speculare a quella della maggioranza, perdere il riferimento al principio di realtà continuando a reiterare un’azione politica sterile, inefficace e senza sbocchi. Un’azione che – al di là delle vostre intenzioni, del vostro impegno e dello sforzo da voi prodotto – finisce per indebolire progressivamente l’immagine e il ruolo della minoranza e, al tempo stesso, legittimare e consolidare una maggioranza imbelle”. Insomma – il paragone potrebbe apparire esagerato e forse fuoriluogo – la maggioranza e la minoranza rappresentano la faccia della stessa medaglia? Il movimento “Partecipazione attiva” sostiene in un altro passaggio della lettera aperta come “non siano pochi, infatti, i cittadini che vedono amministrazione e minoranza immerse nella stessa palude stagnante che sta soffocando Sperlonga mentre l’indignazione seguìta alle vicende carcerarie del sindaco si va sempre più stemperando e disperdendo.”
Davanti ad un’accusa davvero pesante il movimento avanza una proposta che considera “dirompente e coraggiosa: quella delle dimissioni in blocco della minoranza, che rappresenterebbe l’unica possibile reazione all’ormai insostenibile situazione che paralizza il nostro paese, l’unica scelta capace di marchiare una vicenda politica che non ha riscontro in altre parti d’Italia, l’unica scelta che potrebbe favorire l’apertura di nuovi scenari. Una scelta, in estrema sintesi, non solo contro un’amministrazione comunale totalmente chiusa in se stessa nel disperato tentativo di sopravvivere anch’essa, ma anche un pesante atto di accusa nei confronti di quelle istituzioni che, nella più assoluta indifferenza, hanno consentito il perpetuarsi della situazione di eclatante conflitto di interessi e di sostanziale illegittimità nella quale versa un’amministrazione paralizzata dalle molteplici e gravi vicende giudiziarie.”
Ma il gruppo consiliare “Sperlonga Cambia”, accusato di non svolgere il ruolo assegnatogli dai cittadini nel giugno di tre anni fa, accetterebbe di percorre quest’ultima ed estrema strada? Le possibilità che avvii questo cammino sembrano davvero ridotte al lumicino ma “Partecipazione attiva” non dispera: “Le dimissioni in blocco sarebbero, quindi, un atto non di resa, bensì una scelta di coraggio. Significherebbe rilanciare una sfida che è inutile e impossibile portare avanti dai banchi dell’assise comunale. Una scelta che può diventare un nuovo punto di partenza, una svolta significativa per creare nuovi spazi di agibilità politica e di confronto con la gente; una scelta che non solo potrebbe costituire una scossa positiva per gli stessi cittadini di Sperlonga, ma che rappresenterebbe anche un richiamo forte e non eludibile al senso di responsabilità di quelle istituzioni dello Stato mostratesi finora sorde e cieche”. Intanto questo dibattito non può iniziare. La campagna elettorale per le Europee è entrata nel vivo e, dopo la polemica e definitiva fuoriuscita del sindaco Cusani da Forza Italia, l’hanno capito già Fratelli d’Italia e la Lega anche perché gli spazi da occupare (anche) a Sperlonga sono tanti ed appetibili. O almeno…
Saverio Forte