FORMIA – Si preannuncia bagarre in consiglio comunale con il gruppo consiliare della Lega che in una lettera al sindaco Villa e, per conoscenza, al segretario generale Alessandro Izzi e al controllo analogo della Formia Rifiuti Zero, denuncia presunte incongruenze del piano economico-finanziario della municipalizzata impegnata nel ciclo dei rifiuti. I consiglieri Antonio Di Rocco e Nicola Riccardelli esordiscono affermando come il Piano Economico Finanziario presentato dalla Frz, così come formulato, “non consente una lettura chiara dei dati economici (sia per la parte costi che per la parte ricavi), ai fini dell’utile analisi tecnica e politica”.
La Lega sostiene questo precisando come ogni “bilancio” debba rispettare i principi di chiarezza, verità e correttezza (articolo 2423 codice civile). Il principio di chiarezza implica la necessità di andare al di là dell’analiticità minima e la necessità di una esposizione ordinata delle voci. La rappresentazione veritiera impone di assumere un atteggiamento il più possibile neutrale ed oggettivo, la correttezza si riferisce a criteri tecnicamente corretti in modo che la comunicazione non avvenga in modo deviante.
Se questo orientamento civilistico è stato ribadito dalla sentenza numero 4120 del 2 marzo della prima sezione della Corte di Cassazione, i consiglieri comunali di Formia del “carroccio” hanno riscontrato alcune presunte anomalie del piano economico finanziazio della Formia Rifiuti zero: “In particolare non risultano intellegibili le singole voci con riguardo alle frazioni merceologiche della raccolta differenziata (se non per macroaggregati) che impediscono la corretta quantificazione della resa e della consistenza analitica delle frazioni – hanno scritto Di Rocco e Riccardelli nella lettera al sindaco Villa – Infatti era stato annunciato alla città che al mantenimento di una raccolta soddisfacente ed in virtù del consistente sforzo per l’acquisto della flotta automezzi, sarebbero diminuiti i costi con conseguente ribasso delle tariffe. Viceversa ci troviamo dinanzi addirittura ad una fallimentare e certificata diminuzione della raccolta differenziata (senza neanche spiegala più di tanto…!) ed ad un aumento delle tariffe, nonostante gli sforzi economici compiuti per la flotta automezzi nuova.”
Ma la “circostanza particolarmente significativa” riscontrata dalla Lega è che “da una prima lettura gli importi contenuti in questo piano economico finanziario apparirebbero incoerenti con le voci messe a bilancio sotto la voce “rifiuti” nel documento di Programmazione del Comune di Formia consegnato per l’approvazione al Consiglio Comunale.” Da qui la richiesta al sindaco, che ricopre anche la delega all’ambiente del comune di Formia, di ottenere “l’immediata rielaborazione del Piano Economico Finanziario della Frz secondo gli schemi contenuti nel Dpr 158 del 27 aprile1999 sia per la parte dei costi che per la parte dei ricavi.” E poi: “Per quale ragione, nonostante l’acquisto di un’impegnativa flotta automezzi, la raccolta differenziata è addirittura diminuita nel 2018? Quali sono i quantitativi di rifiuto differenziato per singola materia ed a che condizioni economiche lo stesso sia stato venduto? L’amministrazione comunale, quale socio di maggioranza, ha preso in esame le singole voci del suddetto piano al fine di scongiurare per i cittadini un aumento della Tari anche al fine di non mortificare tutti gli sforzi che gli stessi stanno facendo per differenziare il rifiuto? Quali sono nel dettaglio le singole voci messe a bilancio nella spesa corrente del Comune di Formia, sotto la voce missione 9 – programma 3, addirittura per 9 milioni e 140mila euro, apparentemente in contrasto con gli importi quantificati nel piano della Formia Rifiuti Zero”. La Lega ha chiesto una nuova ed urgente rielaborazione di questo documento che è lo strumento inderogabile per consentire al consiglio comunale di adempiere a quanto prevede la legge 147 del 27 dicembre 2013 relativamente alla definizione delle tariffe della Tari.
Saverio Forte