Ponza / Rendiconto finanziario 2018 approvato in fretta, insorge l’opposizione

PONZA – Un minuto per approvare il rendiconto dell’esercizio finanziario 2018, una fretta condita da una serie di presunte illegittimità procedurali e regolamentari. E’ tornata sul piede di guerra la minoranza al comune di Ponza che sta valutando l’adozione di una serie di “forti iniziative” – dal coinvolgimento del Prefetto di Latina finanche al ricorso davanti il Tar del Lazio – per tentare di contrastare l’efficacia della delibera con cui la maggioranza consiliare ha dato il via libera al bilancio consuntivo 2018 nel corso della seduta caratterizzata dal conferimento della cittadinanza onoraria del comune isolano all’armatore di origini ponzesi Vincenzo Onorato e al maestro Gigi Proietti.

E’ stata una seduta vivacissima poiché – a dire dell’ex sindaco Piero Vigorelli – la maggioranza, ancora una volta, dopo il bilancio di previsione 2019, ha approvato un altro documento contabile – quello consuntivo – “non rispettando tempi, modi e procedure previste dalle leggi italiane e dai regolamenti comunali di Ponza”. Ma cosa sarebbe successo dopo la richiesta, rigettata, dell’opposizione di rinviare il punto? Il parere obbligatorio del Revisore dei Conti sarebbe arrivato la sera precedente della convocazione del consiglio comunale e “non almeno 20 giorni prima come prevedono leggi e regolamenti”. I documenti del bilancio messi a disposizione dei consiglieri comunali agli inizi di maggio, poi, non erano tutti quelli che la legge prescrive. Soprattutto il “conto economico” e lo “stato patrimoniale”. Lo stesso parere del revisore dei conti, protocollato al fotofinish, sarebbe stato orfano di questi due documenti e pertanto lo stesso revisore dei conti del comune di Ponza non ha potuto garantire un giudizio completo sul bilancio “rettificato precipitosamente la vigilia del consiglio – accusa l’ex sindaco Vigorelli – dal tesoriere del comune di Ponza”.

L’ex sindaco Vigorelli da tempo ha avviato una “guerra santa” contro la gestione finanziaria della Giunta del sindaco Franco Ferraiuolo e, lavorando sotto traccia, arriva a denunciare quello che definisce il “papocchio del riaccertamento dei residui del 2018”: “La giunta comunale lo ha approvato, senza l’obbligatorio parere del Revisore che nel parere arrivato la sera precedente l’ultimo consiglio comunale, ha affermato invece di aver approvato il riaccertamento.La mattina successiva il Revisore si poi corretto e ha ammesso di non aver dato il suo parere al riaccertamento dei residui”. Insomma sarebbero arrivati al Comune di Ponza tre pareri del Revisore sul bilancio (uno di 6 pagine, uno di 26 pagine e il terzo di 28 pagine) che – ha osservato Vigorelli – hanno aggiunto confusione al casino che si era creato…”

L’opposizione consiliare ha passato sotto la sua lente di ingrandimento l’intero rendiconto del bilancio consuntivo 2018, approvato dalla Giunta municipale il 26 aprile 2019 in una seduta caratterizzante dalla perdurante assenza dell’assessore Gelsomina Califano. La redazione del rendiconto era stata affidata (a pagamento) a una ditta esterna del Veneto e l’incarico era stata deliberato il 22 maggio 2019 dal segretario comunale e dirigente del servizio finanziario.” Chi non crede nei miracoli si deve quindi prontamente ricredere e fare penitenza, perché questa ditta del laborioso Veneto, in meno di 36 ore, ha – ha rincarato la dose Vigorelli – spulciato tutti i conti del 2018 e ha redatto il bilancio consuntivo. Tutte queste circostanze hanno impedito ai consiglieri comunali, e soprattutto a quelli dell’opposizione, di poter esercitare il loro mandato di controllo su atti primari e fondamentali quali sono il bilancio preventivo e quello consuntivo del Comune di Ponza. Il commento finale di Vigorelli è una durissima requisitoria: “Siamo alla frutta – conclude l’ex sindaco di Ponza – Gli incapaci stanno portando la nostra isola alla rovina e alla disperazione più nera.”

Saverio Forte

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