CASTELFORTE – Tre anni di amministrazione capitanata dal sindaco Giancarlo Cardillo. Il primo cittadino coglie l’occasione per fare il punto della situazione. “Oggi, sono tre anni da quando la comunità cittadina mi ha eletto Sindaco di Castelforte – dichiara Cardillo – L’elezione è stata un momento importante, l’inizio di un nuovo percorso che sto cercando di attraversare tra mille ostacoli e imprevisti ma sempre con l’iniziale entusiasmo e il coraggio di fare bene e di farlo a vantaggio dei miei concittadini con i quali ogni giorno dialogo, ascoltando ogni cosa che mi viene proposta. Forse in questi prime tre anni non siamo riusciti a fare tutto quanto volevamo ma, insieme ai consiglieri di maggioranza e agli altri amici che ci sostengono, abbiamo lavorato con passione, con impegno e con tanta buona volontà perché ci è stato affidato una sfida davvero complicata ma entusiasmante”.
“Sapete bene – prosegue – che stiamo onorando tutti i debiti del passato e che stiamo curando il miglioramento dei servizi ed in particolare quello della raccolta dei rifiuti; siamo riusciti a recuperare risorse che abbiamo messo a servizio della buona amministrazione della nostra città; abbiamo anche lavorato per impostare una serie di nuovi lavori pubblici che contiamo di avviare entro il termine del mandato.
La squadra che collabora con me lo sta facendo con grande disponibilità e credo che è giunto anche il tempo di rafforzarla. In questi anni ci siamo impegnati per far crescere il livello di animazione del territorio. Mai come in questi anni l’amministrazione comunale ha cercato di assicurare l’armonico coinvolgimento del territorio rispetto agli eventi estivi e del tempo natalizio. Qualcuno ci accusa di pensare molto a questo ambito. Non so se lo fa per invidia o perché non crede che questo modo di lavorare sia quello che, in questa fase storica, rappresenta il nuovo che siamo chiamati ad interpretare e che può essere, per davvero, il volano di uno sviluppo responsabile, coinvolgente e sostenibile.
La nostra amministrazione comunale, infatti, non si è mai posta l’obiettivo delle “grandi opere” ma quello dei piccoli interventi tesi da un lato, a recuperare nel miglior modo possibile quello che già abbiamo e che stava andando in malora (vedi campetti sportivi a San Rocco) e dall’altro, a dare visibilità all’esistente che merita di essere portato a piena luce e valorizzato perché crediamo che sia in grado di offrire uno sviluppo compatibile e a misura delle nostre reali possibilità. Mi riferisco al lavoro che abbiamo impostato e che, anche grazie alla collaborazione delle associazioni, stiamo portando avanti con decisione coinvolgendo le persone dal basso e, come ci è possibile, sostenendo le loro bellissime iniziative. Mi riferisco al progetto di rivalutazione dei centri storici di Castelforte e Suio che si vanno sempre più caratterizzando per la loro peculiarità di centri medioevali e, a tal proposito, abbiamo approvato, ad ottobre 2018, uno specifico progetto che, grazie ad alcune associazioni stiamo realizzando.
Da qualche anno, infatti, hanno preso vigore e con sempre maggiore importanza le giornate medioevali sia a Castelforte che a Suio e, in entrambi i centri, ci si sta organizzando per abbellire le pareti delle case o quelle pubbliche con murales sul tema della vita nel medioevo. In questo ambito stiamo cercando di valorizzare il sentiero della via Francigena e quello sui luoghi della seconda guerra mondiale (vedi anche il Museo della Linea Gustav fronte Garigliano) oltre, naturalmente, alla riscoperta degli usi, costumi e pietanze tipiche della nostra terra. Tutto questo va a fare sistema con l’area termale e le iniziative di imprenditori della ristorazione e dell’accoglienza (vedi anche turismo del benessere, B&B e locali tipici, ecc.) che stanno facendo crescere un’offerta turistica sostenibile, partecipata e responsabile. Questa è sempre stata la nostra idea di sviluppo e crediamo di aver intrapreso per davvero, con le giuste collaborazioni e il coinvolgimento della popolazione, la strada giusta evitando l’illusione delle grandi opere che non aiutano il vero sviluppo e la partecipazione responsabile dei cittadini”.