GAETA – E’ considerato l’artista più longevo della provincia di Latina. Stiamo parlando di Armando Lieto, nato il 7 maggio del 1917 a Gaeta, in via Chiaromonte, nel cuore della città medioevale, che avvolto dall’amore dei suoi figli, nipoti e parenti tutti, spegne ben 98 candeline!
Dopo aver trascorso un’infanzia spensierata, apprendendo dal padre Vincenzo, abile decoratore, i primi rudimenti del disegno e della pittura e mostrando attitudine allo studio, Armando Lieto deve crescere in fretta. Una gioventù, a partire dai 14 anni che per le vicissitudini della vita, dura poco. Diventa l’unico sostegno della famiglia composta da 5 persone, dopo la morte dell’amato padre e la grave malattia che colpisce il fratello maggiore Mario. A ciò vanno ad aggiungersi otto anni di guerra che lo vedono protagonista delle campagne di Albania, Grecia e Libia.
Dopo la guerra arriva una relativa tranquillità sopraggiunta con un posto di lavoro stabile che gli consente di dedicarsi allo studio dell’arte. Comincia a divorare libri su libri, a frequentare il cinema, a suonare strumenti musicali, a disegnare e dipingere pur senza un impegno continuo, forse perché riconosce nel grande talento del fratello Mario una sorta di predestinazione con la quale la sua ambizione consunta dalle difficoltà non osa confrontarsi. Nel 1955, però Mario muore e Armando vive a modo suo questa nuova disgrazia abbattutasi sulla famiglia: senza plateale dolore, con dignitoso riserbo, gettandosi a capofitto nella pittura, convinto di non poter fare maggior tributo al fratello se non continuando, nel suo nome, la tradizione artistica di famiglia.
Riparte dalle tematiche sociali rifacendosi alle opere del fratello ma in sè cova un senso di ribellione contro tutto ciò che gli ha causato sofferenza e si lancia in una pittura solare e gioiosa dove il colore la fa sempre da padrone.
Partecipa alla costituzione del Circolo “Amici dell’Arte – Mario Lieto” che, nel 1958, da vita al Porticato Gaetano. E’ l’unico artista partecipante di tutte le edizioni fin ad oggi svolte, sia come espositore che come collaboratore nell’organizzazione. Partecipa poi alle maggiori rassegne regionali degli anni Sessanta e Settanta ed a diverse mostre nazionali. Tiene personali di successo tra le quali quella antologica a Palazzo De Vio, in Gaeta, organizzata dal Centro Storico Culturale.
Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private sia in Italia che all’Estero. Giunto alla soglia dei 98 anni, continua ancora oggi il suo percorso artistico rifugiandosi nel suo mondo “costruito col prisma dell’amore e della serenità, dove luce, calore ed armonia, penetrano incontrastati nei soggetti, imprigionandoli di ottimismo da cui non c’è possibilità di uscita”, come ha scritto Corrado Farina in uno dei suoi ultimi commenti in occasione della visita all’antologica di Palazzo De Vio.
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