FORMIA – Il capogruppo di Fratelli d’Italia al comune di Formia, Pasquale Cardillo Cupo, nella vita di tutti i giorni esercita il mestiere di avvocato penalista ma, commentando l’esito e soprattutto i risultati della prima edizione del costosissimo festival della commedia, veste i panni di un agguerrito pubblico ministero in sede di requisitoria in un processo per omicidio volontario aggravato. Il candidato a sindaco del centrodestra alle elezioni amministrative del giugno 2018 non concede un attenuante all’organizzazione della rassegna e, in particolare, al suo vero promotore, l’assessore al turismo (e attore per hobby) Kristian Franzini: “Formia si è confermata città della commedia all’italiana. Non tanto per il finale della prima edizione del Festival quanto piuttosto perché grazie a questa edizione l’amministrazione Villa si conferma per una miopia unica per gli eventi culturali, tra cui, appunto, anche questo Festival.”
Da questo momento la presa di posizione dell’esponente dei Fdi è una valanga di interrogativi e provocatorie prese di posizioni: “Un festival che designa vincitore un film come ‘Il marchese del Grillo’ va spiegato che senso e significato ha ? Al di là dei meriti di una pellicola divertentissima, con uno straordinario Alberto Sordi, cosa lascia a Formia ? Un festival è una rassegna che propone qualcosa di nuovo, che aiuta il pubblico a staccare la spina senza spegnere il cervello e non ad atrofizzarlo, un festival mette in gara film che sono anteprime e novità (come insegnava il MystFest di Cattolica, un premio letterario dedicato al giallo e al noir) non produzioni vetuste che offendono le intelligenze di una città che dice di voler puntare al cinema. Che resta a Formia di questo festival ? Le passerelle degli amici degli amici e forse qualche piccolo interesse su un palcoscenico che non richiama novità, data la banalità dell’offerta recepita dall’amministrazione comunale. L’investimento è stato anche importante – e lo ammette anche l’avvocato Cardillo Cupo – ma la ricaduta non c’è stata, se non per aver fatto divertire il pubblico, peraltro solo le ultime due serate, non in un festival ma in un cineforum. Qual è l’ambizione di Formia con questo festival ? Promuovere film da cui togliere la polvere o promuovere la città ? Dove abbiamo letto il nome di Formia grazie a questa rassegna cinematografica e all’importante investimento realizzato con soldi pubblici ?”
Insomma una durissima reprimenda che non tiene ancora conto dell’aspetto economico, in fase di quantificazione da parte degli imbarazzati uffici del settore turismo del comune di Formia. Ma il capogruppo di Fratelli d’Italia qualche idea se l’è fatta: “Se poi due secondi di menzione televisiva, isolati e senza alcun ritorno, debbano costare circa 40 mila euro di soldi pubblici, significa davvero vivere fuori da una realtà che ci vede prossimi al dissesto finanziario e sempre più fanalino di coda del Comprensorio”. Questa non è commedia…ma è neo realismo in salsa formiana…