LATINA – L’ultima seduta del consiglio provinciale di Latina venerdì ha approvato all’unanimità un documento di intenti che ha come finalità quella di avviare un coordinamento funzionale per l’attivazione di un inedito ma rivoluzionario strumento di programmazione economica, urbanistica e sociale, il contratto di Costa dell’Agro Pontino. La sua unicità è che avrà una valenza per l’intera Regione Lazio, si tratta di un percorso tra enti e attori del territorio al fine di attivare politiche condivise di gestione sostenibile e valorizzazione dell’area costiera attraverso una programmazione negoziata strategica e integrata. I contratti di Costa sono, quindi, uno strumento per la pianificazione e la gestione delle aree costiere in grado di promuovere la riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso azioni di prevenzione, mitigazione e monitoraggio delle emergenze di inquinamento paesaggistico-naturalistico.
L’amministrazione provinciale avrà quindi il ruolo di coordinamento tra i diversi attori del territorio quali i Comuni di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Sezze, Sermoneta, l’Ente Parco Nazionale del Circeo, il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, Acqualatina, la Camera di Commercio di Latina e Unindustria. Per il vice-presidente forzista dell’ente di via Costa, Vincenzo Carnevale, la “necessità di avviare il contratto di Costa dell’Agro Pontino è amplificata anche dalla fragilità del nostro territorio che si evidenzia in occasione dei fenomeni più estremi, conseguenza anche dei cambiamenti climatici in atto. È per tanto un’importante atto politico che consente l’attivazione di un processo che coinvolga tutti i settori interessati alla gestione della Costa del territorio pontino per raggiungere obiettivi di coesione e sviluppo sostenibile del nostro territorio, il proseguimento di una maggiore efficienza delle politiche di settore, degli strumenti di pianificazione e programmazione del territorio rilanciando la manutenzione e la cura dello stesso che deve essere svolto di concerto con le comunità locali direttamente responsabili e al tempo stesso garanti di un’azione continuativa di controllo e monitoraggio.
Di fatto si andrà a favorire anche lo sviluppo di economie agricole sostenibili, la riqualificazione paesaggistica, la messa in sicurezza del territorio e una maggiore qualità delle coltivazioni e dei corpi idrici del nostra provincia – conclude Carnevale – L’organizzazione di una gestione coordinata della costa e delle aree a forte valenza ambientale è alla base quindi di un processo di rilancio turistico-economico per questa provincia, direttamente dipendente e proporzionale alla qualità ambientale e sociale dei luoghi, delle infrastrutture e dei servizi.”
Saverio Forte