SPERLONGA – Annunciano battaglia – e non può essere diversamente – i legali della società che gestisce la discoteca “Valle dei Corsari” di Sperlonga (la proprietà sarebbe addirittura di nazionalità inglese) destinataria sabato mattina di un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal sostituto Procuratore Giuseppe Miliano per la presunta carenza delle condizioni di sicurezza e solidità della struttura, oltre per alcune irregolarità relative ai requisiti previsti per i locali di trattenimento e pubblico spettacolo in base alle prescrizioni degli articoli 68, 69 ed 80 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Gli avvocati Vincenzo Macari e Alfredo Zaza D’Aulisio si dicono pronti, attraverso un prossimo ricorso al Riesame, a smantellare il castello accusatorio della Procura che ha permesso agli agenti del commissariato di Polizia di Gaeta di sequestrare la sola discoteca (e non lo stabilimento, il bar ed altre strutture annesse) ubicata lungo la via Flacca.
Uno dei locali più noti dell’intrattenimento estivo del litorale pontino era finito sotto la lente d’ingrandimento degli agenti del Vice-questore Maurizio Mancini dallo scorso maggio quando il neo Questore di Latina, Maria Rosaria Amato, aveva emesso una propria ordinanza che sollecitava, dopo la tragedia dello scorso inverno presso la discoteca di Corinaldo in provincia di Macerata, di intensificare una serie di controlli amministrativi presso i locali di trattenimento danzante e di pubblico spettacolo soggetti, fra l’altro, al rispetto del Tulps e delle norme poste a tutela dell’incolumità degli avventori, in special modo il Codice di Prevenzione Incendi ed il Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro. Gli accertamenti della Polizia hanno evidenziato piccole ma sostanziali modifiche allo stato dei luoghi non autorizzate dal Comune di Sperlonga e risalenti carenze relative alle dotazioni di sicurezza ed emergenza, specialmente, in caso di incendio e di evacuazione di massa della stessa discoteca.
Secondo è quanto trapelato dagli ambienti investigativi sia della Questura che della Procura della Repubblica l’amministratore della società che gestisce “Valle dei Corsari” sarebbe indagato ma la Polizia, ricostruendo le vicende amministrative del locale degli ultimi tre anni la cui gestione “subentrava” alla precedente, regolarmente autorizzata, è rammaricata di un solo grave dettaglio. Il sequestro preventivo del sostituto procuratore Giuseppe Miliano poteva essere evitato se il comune di Sperlonga, come richiesto a più riprese dalla stessa Questura, avesse ottemperato prima dell’inizio della stagione estiva e turistica ad insediare un tavolo tecnico-amministrativo per concordare con lo stesso privato una linea d’azione comune che salvaguardasse la rinomata attività imprenditoriale e occupazionale e la stessa sicurezza per i frequentatori, per lo più giovani, dello stesso locale. La presunta inerzia del comune ha fatto precipitare l’intera situazione e ora potrebbe costituire un altro filone d’indagine con risvolti, al momento, imprevedibili.
Saverio Forte