PONZA – Sarà in discussione anche il piano antenne nel corso del consiglio comunale convocato per il prossimo 11 maggio, che prevede anche l’approvazione del consuntivo 2014. Durante l’assise si deciderà anche lo spostamento dell’antenna posizionata nell’area Lucia Rosa. Secondo il piano in approvazione, le antenne esistenti e le eventuali nuove, nelle aree consentite, dovranno essere “raggruppate” su un unico palo. Quindi ogni gestore non potrà più installare il proprio paletto come invece accadeva prima.
“Tutte le antenne fin qui istallate – spiega il sindaco Piero Vigorelli – lo sono su terreni privati, appartenenti a ponzesi che incassano annualmente un modesto affitto. E quindi nessuna antenna è posizionata su un terreno comunale. Tutte le antenne fin qui istallate hanno ottenuto tutti i permessi e autorizzazioni, dalla paesaggistica (competenza regionale), all’archeologica (competenza ministeriale), dalla sismica (regionale) a una sfilza di altri OK. Se il Comune avesse rifiutato il permesso a installare l’antenna, si sarebbe esposto a un ricorso per danni e lo avrebbe perso (come successo a Minturno).
È una balla colossale e non comprovata da nessuno studio scientifico o semplicemente statistico che a Ponza siano aumentati i casi di tumore a causa delle antenne. Diffondere dati come questi è pura disinformazione e procurato allarme.
Non c’era un ponzese e non c’era un turista che non si lamentasse che i cellulari non avevano campo a Ponza. Adesso la situazione è migliorata, ma alcuni ponzesi vorrebbero ritornare al silenzio telefonico. La prima cosa che un turista chiede quando arriva in una località turistica è la password per il WiFi e una buona copertura telefonica. In una località come Ponza che è separata dal mare, che rischia di essere isolata se c’è mare agitato, il telefono non è solo un compagno di viaggio. È un pezzo di vita vera.
Il cellulare sempre di più non sarà soltanto uno strumento che si mette in tasca e ti permette di telefonare. Col cellulare manovri il conto in banca, il riscaldamento di casa, giochi, vedi film e televisioni, telefoni via Skipe, messaggi in WhatsApp, paghi bollette, prenoti treni e voli, fai foto e filmati, hai il Gps, navighi ovunque, archivi e cancelli, ascolti e componi musica, WiFi… E sarà sempre di più, anno dopo anno…
Per tutto questo e per preparare il futuro – conclude Vigorelli – serve il massimo della copertura. Quello che oggi può apparire esagerato, fra tre o cinque anni sarà magari insufficiente… La 4G, per citare un esempio, ha una potenza importante ma una ricezione ottimale limitata a qualche centinaio di metri”.
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