GAETA – Il più atteso di tutti, alla fine, ha dato forfait. Ma c’era da aspettarselo secondo hanno rivelato i luogotenenti del segretario regionale di Forza Italia, il senatore Claudio Fazzone: “Non voglio condizionare – avrebbe detto – il vostro dibattito su quello che sarà il futuro nel sud-pontino del nostro partito”. E così è stato martedì sera presso gli accoglienti locali di “Villa Irlanda”, il complesso alberghiero che letteralmente ai confini dei comuni di Formia e Gaeta ha trasformato, conservando tutta la sua bellezza, un antichissimo convento di frati di origine irlandesi. Il Senatore di Fondi – come detto – ha preferito tenersi alla larga e ha delegato il suo potente “braccio destro” nel Golfo, il presidente del Consorzio industriale del sud pontino, l’avvocato formiano Salvatore Forte, illustrare le ragioni e le finalità di questo “incontro di amici”. E gli amici presenti e rappresentanti di quel che resta di Forza Italia da Terracina sino al Garigliano – l’unica eccezione territoriale è stata rappresentata dal sindaco azzurro di San Felice Circeo Giuseppe “Pino” Schiboni – c’erano tutti, molti di più di quanto si immaginasse ottimisticamente alla vigilia.
Questa Forza Italia in salsa borbonica ha capito che l’esperienza, politico-amministrativa ed umana, avviata un quarto di secolo fa è giunta ai titoli di coda. “Nonostante tutto – ha subito precisato il coordinatore provinciale di Latina Alessandro Calvi che sedeva al tavolo della presidenza insieme a Forte e al consigliere regionale pontino, il formiano Pino Simeone – siamo ancora tanti, a conferma che il territorio, questo territorio, non può fare a meno della nostra proposta politica”. Il partito, e dunque il Senatore Fazzone, chiedeva quel ricambio generazionale che non c’è stato e, di conseguenza, non può essere considerato un’elettorale sacca di sangue da mettere a disposizione dei tanti “Dragula” romani in circolazione. Simeone, non a caso, ha evidenziato “l’ottimo lavoro” svolto da “tanti nostri buoni amministratori” del comprensorio che non può finire alla mercè di “chi o di coloro i voti, quelli veri, non li ha”. Insomma la pazienza è terminata ma Forza Italia sa di essere come Tom Hanks in una delle scene finali di “Cast Away”: decidere dove andare dopo anni trascorsi, in solitario, su un apollo polinesiano. La proposta Renziana non convince, quella Salviniana ha raccolto molti più consensi nell’affollata sala convegni dell’ex convento di frati irlandesi.
“Meglio Salvini che Renzi” aveva dichiarato il Senatore Fazzone al collega Corrado Trento di Ciociara oggi ma la Lega pontina e quella locale è tutt’altro che favorevole a questo tipo di abbraccio che potrebbe rendersi necessario qualora passasse la quota proporzionale nella legge elettorale per il rinnovo delle Camere. E un’idea c’è ma merita tempo e convincimento. Al popolo di Forza Italia del Golfo è piaciuta tanto l’apertura dell’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti che non ha escluso, pur di venir fuori dall’isolamento in cui si è cacciato il “carroccio” all’indomani dell’ultimo voto europeo, l’adesione della Lega al Ppe, al partito popolare europeo dove c’è già…..Forza Italia. Se la cosa si farà, avrà bisogno di un’azione di persuasione che coinvolga entrambe le parti. Il partito a Gaeta, comunque, ha ufficializzato quanto circolava da giorni: la nascita di quattro macro coordinamenti interni che sul piano prettamente territoriale “coprano” l’intera provincia di Latina e l’intento è di non disperdere le energie presenti e farle fruttare laddove Forza Italia è al governo delle singole realtà locali. E non a caso l’altra sera le delegazioni sul piano numerico sono state massicce in rappresentanza di quei comuni dove Forza Italia, direttamente o attraverso liste civiche civetta, ancora è al posto di comando.
I sindaci di Fondi, Gaeta e Monte San Biagio, l’europarlamentare in pectore Salvatore De Meo, Cosmo Mitrano e Federico Carnevale, erano affiancati da oltre la metà dei rispettivi consigli comunali, si sono rivisti inoltre gli ex sindaci di Minturno Paolo Graziano ed Aristide Galasso con una buona “squadra” partita da piazza Portanova (spiccavano le presenze del capoogruppo in carica Massimo Signore e dello storico dirigente Modesto Forte) mentre da Itri sono arrivati il vice sindaco ed assessore all’urbanistica Andrea Di Biase, il presidente d’aula Pietro Di Mascolo, il coordinatore comunale Gianfranco Notarianni, l’ex consigliere comunale Aristide Iacotucci e chi invece, come Nicola Di Fazio, attende le dimissioni di Di Biase da consigliere comunale per far parte dell’assemblea in questo scampolo finale di consiliatura. Se la delegazione Castelforte era rappresentata dall’ex sindaco Pasquale Fusco – ora dirigente all’ambiente al comune di Comune di Gaeta e orientato a candidare tra un anno e mezzo se stesso o il figlio Alessio alla carica di primo cittadino alle prossime elezioni amministrative del 2021 – il primo cittadino di Santi Cosma e Damiano Franco Taddeo ha fatto sapere con un messaggio di essere “presente a Gaeta con il cuore”. L’unico momento di tensione di questo “incontro tra amici” si è registrato quando è giunta trafelata la capogruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Formia Eleonora Zangrillo.
Ha salutato la collega di gruppo Tania Forte – il terzo consigliere comunale Gianluca Taddeo era assente e non è nuovo, come lo zio Franco, a disertare questo tipo di incontri collegiali – ed il suo viso è diventato verde come una rana quando ha intravisto in sala l’imprenditore della sanità privata di Formia Maurizio Costa. Il motivo di questo dissenso? Sono in effetti due: Costa è l’’amministratore unico’ di “Ripartiamo con voi”, una delle quattro liste civiche che sostengono il primo sindaco di Formia Paola Villa. E non a caso a “Villa Irlanda” c’erano i tre consiglieri comunali ‘Costiani’, Dario Colella, Ida Brongo e Lino Martellucci e finanche l’assessore (di riferimento) ai lavori Pubblici Pasqualino Forte. Eleonora Zangrillo da tempo è in rotta di collisione con questa componente, civica in consiglio comunale, organica a Forza Italia al suo esterno, dalla scorsa primavera. Era uno dei cinque candidati degli azzurri al consiglio provinciale. “Ripartiamo con voi” commise un doppio salto carpiato: avrebbe dovuto sostenere il candidato del sindaco Paola Villa, l’ex Dem Giovanni Costa o, eventualmente, la capogruppo azzurra al consiglio comunale di Formia, Eleonora Zangrillo. E, invece, i consiglieri Brongo, Colella e Martellucci andarono a Latina “scortati” dall’ex presidente del consiglio comunale di Gaeta, Luigi Coscione, che, assessore ombra all’urbanistica della Giunta Mitrano, venne riconfermato consigliere provinciale per il partito di Fazzone. E ancora: “Attendo da mesi una risposta ad una nostra interrogazione per la realizzazione di una scala nella frazione di Maranola – ha sbottato la Zangrillo – e poi chi dovrebbe darcela è stato presente nei nostri incontri. Un altro mistero”. Che non è della fede ma politico.
Saverio Forte