GAETA – Due anni e mezzo sono stati sufficienti per dire ora “basta”. A Gaeta, come nel resto del sud-pontino, non piove (come dovrebbe) ormai dai giorni che precedettero l’ultimo Natale ma un fulmine ha sconquassato l’apparente cielo sereno che caratterizza la monolitica maggioranza Forza Italia-Pd del sindaco Cosmo Mitrano. La lettera è stata protocollata il 16 gennaio scorso ma rimasta top secret per un mese esatto. L’interessato correttamente il suo contenuto l’ha esternato nell’ultima seduta del consiglio comunale in settimana: “Lascio l’incarico di capogruppo della lista di Gaeta Democratica perché sono venute meno la condivisione e la partecipazione a tante scelte amministrative della città”. Marco Di Vasta è un giovane di belle speranze nel panorama politico gaetano ed il suo gesto non è passato inosservato perché sinora era uno dei due consiglieri comunali di una lista che alle amministrative del 2017 si è rivela lata essere un surrogato del Partito Democratico, il cui logo, in considerazioni delle faide e dei veleni interni, non aveva avuto la possibilità di essere stampato (come nel voto di cinque anni prima) sulla scheda elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Gaeta. Di Vasta ha fatto parte sinora di un gruppo consiliare la cui seconda componente non era altro che la presidente del consiglio comunale, la Moscardelliana di ferro Pina Rosato.
Il gesto del giovane Di Vasta è politicamente dirompente mettendo in imbarazzo la presidente d’aula che da tempo era finita nell’occhio del ciclone di una lista che prima di esordire alle elezioni amministrative era ed un’associazione culturale. Che covasse il fuoco sotto la cenere Di Vasta ha pensato di riunire il direttivo e la sua decisione di mollare l’incarico di capogruppo l’ha fatta condividere quasi all’unanimità, da 15 dei suoi 17 componenti. Molti di questi soci si erano prodigati per permettere alla Rosato di campeggiare nella classifica dei più votati e, dunque, di succedere a se stessa, dopo le vittoriose elezioni amministrative di tre anni fa, alla presidenza del consiglio comunale. Ma Di Vasta cosa ha rimproverato alla presidente d’aula? Semplice, di “non aver fatto crescere la lista in cui siamo stati eletti”. Un concetto che, se tradotto, ripropone un tema annunciato ma mai affrontato dal potente sindaco di Gaeta Mitrano: il rimpasto in Giunta o, meglio, l’avvicendamento di almeno due dei suoi assessori in carica.
Di Vasta è molto amico dell’immobiliarista e consigliere provinciale di Forza Italia Luigi Coscione, lo stesso che chiedeva (e forse lo sollecitava lo stesso dimissionario capogruppo di “Gaeta Democratica”) le dimissioni della Rosato dall’incarico di presidente del consiglio comunale di Gaeta ed il suoi contestuale ingresso in Giunta in coincidenza del giro di boa nel secondo ed ultimo mandato amministrativo del sindaco Mitrano. Questa richiesta, proveniente da più parti, non è stata mai accolta dalla Rosato, preoccupata del fatto che l’ingresso in Giunta avrebbe “fortemente politicizzato” a destra una lista civica di ispirazione di centrosinistra. Non lo si saprà mai ma a convincere la funzionaria amministrativa dell’Asl di Latina a rimanere al suo posto – “ruolo che da anni svolge a meraviglia e con equilibrio nell’interesse dell’intero consiglio comunale da cui è stata eletta all’unanimità” – sarebbe stato lo stesso sindaco di Gaeta Mitrano. Aveva capito che in caso dell’eventuale approdo in Giunta della Rosato a concorrere per l’incarico di presidente del consiglio comunale sarebbe stato il suo predecessore, proprio Luigi Coscione. Sarebbe stato un ideale trampolino di lancio per ottenere l’investitura della candidatura a sindaco per l’intero centro destra alle prossime amministrative del 2022.
Ma Mitrano e il Senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone – domenica fotografato in tutte le salse in prima fila alla convention regionale della Lega al Palacongressi di Roma – hanno altre soluzioni da percorrere nel corso dei prossimi due anni. Sono almeno tre: Gianna Conte (eletta in tandem con Coscione alle amministrative del 2017), l’attuale vice sindaco ed assessore ai Lavori Pubblici Angelo Magliozzi e soprattutto lo stimato imprenditore del settore sanitario-riabilitativo Cristian Leccese. Ma torniamo a Di Vasta. Il dimissionario capogruppo di “Gaeta Democratica” sperava che la signora Rosato contribuisse a far crescere la lista anche in un altro modo: se avesse accettato di diventare assessore, si sarebbe dovuta dimettere da consigliere comunale e consentire la sua surroga con il primo dei non eletti, l’ex comandante della sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Gaeta e di Formia Luigi Siniscalco…”Sono stato candidato in Forza Italia alle amministrative del 2012 – ha commentato Di Vasta – In molti si dimisero per entrare in Giunta quanto toccò al sottoscritto questi avvicendamenti improvvisamente si bloccarono. Che dire? Se non hai tenacia e pazienza, rischi di finire fuori gioco e questo pericolo l’ho affrontato…”.
Marco Di Vasta, dando vita ora al gruppo misto di maggioranza, garantisce “impegno, fedeltà e piena fiducia al sindaco Cosmo Mitrano, con il quale ho condiviso in questi tre anni i punti cardine del programma (soprattutto a favore delle tante periferie cittadine), con l’intento di rafforzare ulteriormente la sua maggioranza e restando sempre al servizio della città di Gaeta e dei miei concittadini”. E se Di Vasta diventasse il primo consigliere comunale della Lega a Gaeta? Un dialogo, attraverso i buoni uffici dei dirigenti della vicina Formia, è stato avviato da tempo con l’ex sottosegretario Durigon e l’abbandono della presidente Dem Rosato potrebbe accelerare le tappe di questo approdo sul carroccio salviniano. A questa conclusione sembra arrivare Di Vasta nell’ultimo rigo nella lettera di dimissione da capogruppo inviata al sindaco Mitrano: “Un ringraziamento va a tutti i membri della lista con i quali sono riuscito a condividere finora un valido percorso di crescita umana e politica”. E il sindaco di Gaeta come ha commentato questo importante sciame sismico? Con la solita sportività e spirito allegorico: “Gaeta anche in questo fine settimana è piena gente per la prima uscita dei carri del nostro Carnevale. Poi il cielo è azzurro. Come faccio a non essere contento?”
Saverio Forte