SUD PONTINO – Il coronavirus potrebbe essere la causa letale del turismo nel Golfo che peraltro da anni versa in una situazione di stagnazione. Notevoli sono già le disdette alberghiere formalizzate, tra Formia, Gaeta, Minturno e Sperlonga e, in particolar modo, presso le strutture alberghiere di Ventotene che avrebbero dovuto aprire i battenti nei prossimi giorni, prima ancora delle festività Pasquali, per ospitare le scolaresche provenienti da ogni parte d’Italia per effettuare mirati campi scuola in campo ambientale.
E invece la gran parte delle prenotazioni alberghiere è stata annullata mettendo in crisi questo vivace segmento economico nel prologo dell’attività turistica. Il sindaco di Ventotene, Gerardo Santomauro, appartenente ad una famiglia di albergatori, ha lanciato un legittimo allarme e non esclude di chiedere l’intervento del governo con un intervento mirato di sostegno a favore delle attività economiche che “rischiano” di non aprire i battenti come da programma.
La cancellazione di gite e degli eventi culturali, dai convegni agli incontri, ha fatto davvero scattare un vero allarme sull’intero territorio del Golfo e l’associazione “Lazio Turismo” ha annunciato l’installazione di un info point per accogliere le istanze e le proposte degli operatori turistici, dall’accoglienza alla ristorazione, dall’hotellerie all’extra-alberghiero, dalle aziende agricole a tutto l’indotto, per chiedere interventi efficaci e strutturali per il settore turistico regionale e nazionale.
“In questi giorni di allarme coronavirus che ormai ha colpito di fatto la nostra nazione, anche il Lazio ed il sud pontino stanno subendo una battuta di arresto rispetto alle prenotazioni ed al flusso turistico normale in questo periodo – ha commentato Alessandro Malinconico, Presidente dell’Aps Lazio Turismo – Colpiti anche gli spostamenti sulla lunga distanza, conseguenza del panico generalizzato del momento. Il mio personale sostegno va innanzitutto alle strutture sanitarie ed ai medici in prima linea che in questo momento difficile affrontano, con dedizione e massima professionalità, l’emergenza. Tutte le associazioni di categoria richiedono tavoli tecnici con le amministrazioni locali e nazionali per dare una pronta risposta al settore, tutelare e fornire strumenti agli operatori del settore turistico nazionale – ha aggiunto Malinconico – La già confermata cancellazione di gite ed eventi – dai convegni agli incontri – ha provocato una forte battuta di arresto per l’indotto turistico su tutte le province del Lazio.
Siamo vicini a tutti gli operatori turistici ed a disposizione dei suoi associati per fornire il supporto necessario e confida che dai tavoli tecnici che si stanno intraprendendo possano uscire proposte atte a mettere in campo interventi efficaci e strutturali per il settore turistico regionale e nazionale”.
Saverio Forte