Coronavirus, arrivano le mascherine con il brand del Comune di Gaeta

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GAETA – Protagonista da giorni di un’aspra e – secondo molti – inutile e inopportuna polemica mediatica con la Regione Lazio e con l’Asl di Latina circa il diniego ottenuto per l’acquisto e la distribuzione dei tamponi da distribuire ai cittadini residenti per fronteggiare la diffusione del Coronavirus, il sindaco di Gaeta ci prova ora con le mascherine, per di più “brandizzate” con il logo e la scritta della città. Cosmo Mitrano ( “ero davvero emozionato”) la sua domenica mattina l’ha trascorsa al’interno di due empori cittadini, “Filitalia” e “Svago”, che hanno iniziato la produzione di 1000 mascherine, le prime di una “lunga serie”, che saranno distribuite a Gaeta con i costi relativi all’approvvigionamento delle materie prime, di confezionamento e distribuzione che saranno accollati dal comune.

Mitrano era felice come un bambino perché la sua idea di “costruire insieme una rete di persone di buona volontà, piccoli e medi artigiani, volontari, giovani ed adulti, casalinghe e tutti coloro che sono capaci di produrre mascherine di protezione individuale” è stata percepita. Il sindaco di Gaeta, nonostante il suo dinamismo (“eccessivo” per molti), qualche critica ha ricevuta poi nel momento ha scritto, in prima persona singolare, che “Mitrano chiama, il cuore di Gaeta risponde! Un grande cuore che batte forte e che conferma quel senso di Comunità e di appartenenza che emerge in questo momento di difficoltà!”

E non è finita. Il sindaco Mitrano ha annunciato, poi, il sostegno all’associazione “AbbelliAmo” che ha promosso il progetto “Ripartiamo con i nostri artigiani”. Che il suo presidente Gennaro Romanelli, di cui Mitrano apprezza “la dinamicità e lo spirito di iniziativa”, sia anche consigliere comunale (di opposizione) niente di strano. Anzi, è un motivo di vanto….L’iniziativa è finalizzata a mettere insieme le imprese locali, gli artigiani e tutte quelle persone in grado di produrre mascherine in “Tnt” – tessuto non tessuto – per far fronte alla crescente richiesta. Sarà realizzata una grande sartoria che, a valenza comprensoriale, sarà coordinata dall’imprenditrice formiana Paola Scarpellino, la stessa che molti ricordano per aver firmato il copyright dell’”Acqua di Gaeta” e ora attesa dal compito di “supportare la filiera del processo produttivo. Ed è proprio da questo settore produttivo, l’artigianato italiano per troppo tempo messo ai margini se non addirittura in ginocchio da una economia sempre più globale, che oggi, ancora una volta, riparte il nostro Paese infondendo speranza e forza in tutti noi. Da Gaeta parte un segnale forte e chiaro: ripartiamo dalle “piccole grandi cose”. Quella delle mascherine anti Coronavirus.

Saverio Forte